PERUGIA - A Perugia continua purtroppo l'emergenza overdose: la seconda morte dall'inizio dell'anno ci spinge a rinnovare la nostra richiesta all'amministrazione comunale di intervenire immediatamente sul governo. Siamo di fronte a morti annunciate. In effetti, seppure con andamenti alterni, l'Umbria continua ad essere una delle regioni che detiene tra gli indici più alti di decessi per overdose. Per questo torniamo a lanciare un appello alle forze sociali e politiche per iniziare una discussione seria su come contrastare il fenomeno: politiche di riduzione del danno, contrasto allo spaccio nelle strade, legalizzazione.

Il pendolarismo che si concentra a Perugia, e la tendenza dei consumatori alla clandestinità per sfuggire alle pesanti sanzioni della legge Fini-Giovanardi, legge che va semplicemente cancellata, rende addirittura molto complicata la distribuzione dei farmaci salvavita da parte del servizi. Pensiamo per questo che l'amministrazione di Perugia debba chiedere con forza al governo l'adozione di un piano intraregionale per affrontare l'emergenza overdose in Umbria e rilanciare la politica dei servizi per la prevenzione, la cura, la riabilitazione e la repressione del narcotraffico, abrogando la legge Fini-Giovanardi e superando così l'impatto repressivo che non fa distinzione tra spaccio e consumo e tra droghe leggere e pesanti. Detto questo riteniamo che l'amministrazione debba continuare a pressare le autorità competenti affinché si concretizzi quel sistema di intelligence tra forze dell’ordine per eliminare i signori della droga dalla nostra città. Contemporaneamente occorre lavorare ad una nuova visione della città in grado di mobilitare intelligenze e passioni per la definizione di un nuovo piano sociale per Perugia.

Enrico Flamini
Segretario provinciale Prc Perugia

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