Rifiuti, respinta la mozione del centro destra: le dichiarazioni di voto
L'assemblea legislativa dell'Umbria ha respinto, con 19 voti contrari e 9 favorevoli, la mozione presentata dall'opposizione (firmatari Zaffini, Fd'I, Nevi, FI e Monacelli, Udc) che chiedeva alla Giunta, “in base alle modifiche apportate al quadro normativo nazionale, di rivedere il piano regionale dei rifiuti, con particolare riferimento all'utilizzo del combustibile da rifiuti (Css) nei cementifici e nelle centrali elettriche in possesso di autorizzazione integrata ambientale”. La mozione era stata ampiamente discussa nella precedente seduta consiliare. Stamani si è passati alle dichiarazioni di voto ed alla votazione finale.
DICHIARAZIONI DI VOTO
GIANLUCA CIRIGNONI (LEGA NORD): “VOTO CONTRARIO ALL'INCENERIMENTO NEI CEMENTIFICI. ASSESSORE ROMETTI LATITANTE - Non ho firmato questa mozione e voterò contro perché ritengo che non sia una buona idea quella di incenerire rifiuti nei cementifici in quanto non ci sono le garanzie, che tra l’altro potrebbe dare un inceneritore. Sono impianti diversi, quindi confermo il mio voto negativo e vorrei anche stigmatizzare il comportamento dell’assessore Rometti che è latitante, anche nel rispondere alle interrogazioni perché, basta andare a vedere gli atti, risponde a meno della metà degli atti che gli vengono presentati, e questo sicuramente non è un buon modo per rispettare il Consiglio regionale, per rispettare la democrazia. Evidentemente avrà bisogno di un altro scatolone sul suo tavolo, ma glielo porteremo. E poi devo dire che è assente quando si parla di questioni di estrema importanza per la nostra Umbria, quale la E 45, strada maestra degli umbri, e i rifiuti. Un assessore di questo tipo credo che sia da censurare, un assessore latitante”.
RENATO LOCCHI (PD): “VOTO CONTRARIO. PRESENTEREMO NOSTRA MOZIONE - Pur ringraziando il centrodestra per avere convenuto con noi la necessità di una sospensiva sull'argomento, confermiamo il nostro voto contrario alla mozione e annunciamo la presentazione di un nuovo atto da parte nostra insieme al Partito socialista”.
OLIVIERO DOTTORINI (IDV): “IL CSS BLOCCA LE POLITICHE VIRTUOSE INTRAPRESE - Voto negativo sulla mozione del centrodestra. E' una posizione figlia dello sciagurato decreto Clini, mentre la problematica che investe è molto seria. Il Css blocca le politiche virtuose avviate sulla riduzione dei rifiuti e sulla raccolta differenziata. Dobbiamo evitare che scaturiscano provvedimenti che avvantaggiano i soliti noti. I cementifici si mettano l'anima in pace e se lo vadano a cercare altrove. Valuteremo la mozione della maggioranza”.
ORFEO GORACCI (CU): “NON SI PUO' PASSARE SOPRA LA VOLONTA' POPOLARE - Voto contrario alla mozione del centrodestra. Leggerò con la dovuta attenzione la proposta della maggioranza. Siamo in ritardo sulla raccolta differenziata, sulla strategia rifiuti zero, Terni e Spoleto dicono no all'incenerimento, perché continuiamo a traccheggiare? Si tenga in considerazione la volontà popolare. Per prendere queste decisioni ci vuole almeno un referendum. In mancanza di certezze per la salute dei cittadini e dell'ambiente non si può trascurare l'elemento della precauzione e soprattutto non si può passare sopra la volontà popolare”
MASSIMO BUCONI (PSI): “OGNUNO SI FACCIA CARICO DEI RIFIUTI DOVE LI PRODUCE - Voto contro la mozione. Grazie ai sindaci di Perugia e Orvieto che hanno impedito l'immediata chiusura delle discariche chiesta dai comitati che non vogliono la 'monnezza' a casa loro. Dei rifiuti ognuno se ne faccia carico dove li produce. Con la nostra mozione affronteremo la questione. No al termovalorizzatore in Umbria, affrontiamo la partita del Css guardando al mercato nazionale e all'offerta. Non possiamo escludere per principio”.
DAMIANO STUFARA (PRC): “SOSTENERE CICLO VIRTUOSO, CHE PRODUCE ANCHE OCCUPAZIONE, E STRATEGIA RIFIUTI ZERO - Rifondazione vota contro, non siamo d'accordo a bruciare Css in impianti presenti in Umbria. Al contrario, sosteniamo che costruire un ciclo virtuoso di gestione e di smaltimento dei rifiuti produce anche occupazione. Quindi strategia rifiuti zero e no all'incenerimento. Conveniamo sul fatto che è necessario aggiornare il Piano rifiuti regionale”.
PAOLO BRUTTI (IDV): “BRUCIARE CSS METTE IN PERICOLO LA SALUTE CON L'EMISSIONE DI METALLI PESANTI NELL'ATMOSFERA - La mozione del centrodestra è da respingere. Utilizzare il Css e bruciarlo nei cementifici mette in pericolo la salute dei cittadini e l'ambiente, perché aumenta l'emissione di metalli pesanti nell'atmosfera. Quindi no a produrre veleno, nemmeno per farlo bruciare in Toscana o nelle Marche. Portiamo la raccolta differenziata al 65 per cento e il resto trattiamolo a freddo, altrimenti tutti porterebbero i rifiuti a bruciare e non farebbero la differenziata. Abbiamo vinto la battaglia sul termovalorizzatore, vinceremo anche questa”.
SANDRA MONACELLI (Udc): “OBIETTIVO DIFFERENZIATA LONTANO E COSTI PER FAMIGLIE E IMPRESE CHE AUMENTANO - Voto favorevole. Tutto ciò che riusciamo a fare con una situazione che vede le discariche dell'Umbria sature è solo un rinvio delle problematiche. La raccolta differenziata è lontana dagli obiettivi prefissati, i costi per le famiglie e per le imprese crescono sempre di più. Di fronte a una mozione che tiene conto di indicatori, decreto ministeriale e perfino delibera di Giunta che parla di opportunità da approfondire, arrivano contrapposizioni e non le necessarie, approfondite valutazioni”.
FRANCO ZAFFINI (FD'I): “INTERESSE PER LA MOZIONE DI MAGGIORANZA CHE DICE LE STESSE COSE NOSTRE - Ovviamente voto favorevole alla mozione che ho scritto. Mi sarei dichiarato da subito favorevole anche alla mozione di maggioranza che dice le stesse cose nostre, se non fosse che in trenta secondi ne ho ricevute due. La maggioranza non riesce a compattarsi. Aumenta la saturazione delle discariche, bisogna prendere una decisione. Manifesto interesse per quello che la maggioranza riuscirà a produrre. E' necessario un nuovo Piano regionale dei rifiuti e una diversa programmazione”.
CATIUSCIA MARINI (presidente Giunta regionale): “NEL 2013 SUPERATA LA MEDIA DEL 50 PER CENTO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA, UMBRIA PRIMA REGIONE IN ITALIA AD AVER RAGGIUNTO QUESTE PERCENTUALI - C'è chi ha solo la pretesa spesso demagogica di parlare della gestione dei rifiuti e chi invece è chiamato a farlo. L'Umbria negli ultimi 15 anni non è mai andata in crisi, a differenza di altre regioni che in questo campo si considerano eccellenti. Abbiamo sempre avuto una grande capacità di organizzare la raccolta. L'Umbria ha sempre fatto una seria programmazione in questo settore. Abbiamo chiuso il 2013 superando, di media, il 50 per cento di raccolta differenziata, risultando la prima regione in Italia ad aver raggiunto queste percentuali. Tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro organizzativo, seppure complesso portato avanti insieme ai Comuni, a partire da quelli più grandi. Ad esempio, quello di Perugia ha superato il 60 per cento, ma ci sono alcuni Comuni che devono fare molto di più. Abbiamo distribuito 2 milioni di euro, dal bilancio regionale, destinati ai Comuni per aiutarli ad organizzare la raccolta. L'abbiamo fatto convintamente perché un lavoro ben organizzato si può fare anche e soprattutto grazie alla collaborazione dei Comuni che, del resto, hanno la responsabilità, con la Regione, della gestione dei rifiuti nel loro ambito. Per quanto riguarda le discariche, c'è una precisa normativa europea che l'Italia non sta rispettando e per questo viene sanzionata. I Comitati spesso dimenticano che l'Umbria non è in crisi grazie alla disponibilità delle discariche di Orvieto, Magione e Spoleto. Non si può fare demagogia sulla raccolta differenziata, perché una parte, fosse anche un 10 per cento rimane comunque per la chiusura del ciclo, per la quale l'Umbria ha scelto di superare la previsione di un trattamento termico attraverso un impianto dedicato che non sarebbe sostenibile in una regione di 900mila abitanti. Nell'adeguamento del Piano l'Umbria è chiamata a rispettare le direttive in vigore. Non abbiamo mai scritto che siano i cementifici a chiudere il ciclo, i quali, per poter bruciare Css dovrebbero chiedere l'autorizzazione Aia (Autorizzazione integrata ambientale) sul cui rilascio la responsabilità maggiore è in capo ai Comuni. Per quanto riguarda il Css la Regione non può disciplinarne la circolazione e l'utilizzo perché in proposito ci sono precise normative europee e nazionali. Comunque la 'battaglia' del Css è marginale rispetto all'adeguamento del Piano rifiuti che dovrà occuparsi in particolar modo del riambientamento, della riqualificazione e sicurezza delle discariche esaurite. Ho dato mandato all'assessore Rometti di attivare con i Comuni, sede di trattamento e selezione dei rifiuti, le modalità di aggiornamento di quanto realizzato fino ad oggi per quanto concerne la raccolta differenziata, prevedendo anche meccanismi sanzionatori verso quei Comuni, fortunatamente pochi, che non stanno facendo seriamente quanto richiesto. Il nostro obiettivo rimane quello di difendere l'Umbria verde”.

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