PERUGIA - Un terzo sfidante infiamma le primarie del centrosinistra di Castiglione del Lago, si tratta di Oscar Monaco, giovane dirigente comunista indicato da Rifondazione e appoggiato da una nutrita schiera di rappresentanti della sinistra diffusa locale. Sergio Batino, Sindaco in carica, e Matteo Burico, assessore ai la entrambi renziani del PD, dovranno vedersela con un rappresentante della Sinistra con la S maiuscola: irrompono così nel confronto programmatico della coalizione i temi sociali, del lavoro e della democrazia partecipativa.

Monaco, 31 anni, coordinatore dei circoli del Prc del Trasimeno e responsabile Lavoro e Stato sociale nell’ultima segretaria provinciale, lavoratore autonomo, che prima ha lavorato per anni in CGIL occupandosi prevalentemente di immigrazione, oltre ad essersi speso negli anni in progetti di volontariato sociale nelle zone terremotate dell’Emilia e dell’Abruzzo.

Le primarie si svolgeranno il prossimo 2 marzo, raggiunto telefonicamente da Umbrialeft ha dichiarato : “la mia non è una candidatura contro e non ho la minima intenzione di entrare nelle polemiche interne al PD, mi candido per le battaglie che ho sempre fatto e continuerò in ogni caso a fare. Il Comune può e deve essere un baluardo contro la crisi, ai tecnocrati nazionali ed europei che ci vogliono trasforma i comuni in esattori delle tasse e macellai dello Stato sociale e dei servizi noi contrapponiamo il Comune solidale, alfiere dello stato sociale e della democrazia partecipativa.”

Alle prossime primarie, il 2 marzo, Oscar Monaco ci arriverà con un programma ben preciso, lo ha detto anticipando che “nei prossimi giorni insieme agli altri due candidati e ai rappresentanti di tutti i partiti cominceremo a discutere gli elementi fondamentali del programma”.

Il giovane candidato a sindaco ha le idee chiare. “Rifondazione Comunista – sottolinea Monaco -  considera essenziali per l'azione amministrativa l’assunzione della difesa dei redditi più bassi e della lotta al carovita come priorità dell’azione di governo (attraverso attivazione di adeguate scelte in tema di servizi pubblici, politica tariffaria e assistenza sociale); la salvaguardia del patrimonio pubblico; la salvaguardia delle funzioni pubbliche e il rifiuto delle privatizzazioni; la difesa rigorosa del patrimonio ambientale; l’assunzione di criteri rigorosi in tema di rispetto della legalità nell’amministrazione pubblica, e di trasparenza e controllo; la costruzione di un nuovo modello di sviluppo, basato sull’innovazione e la ricerca che sappia valorizzare il lavoro di qualità, assumendo come dato oggettivo la fine del ciclo del mattone; l’allargamento delle pratiche partecipative e alla valorizzazione delle assemblee elettive nelle scelte politiche locali e il recupero reale di forme di democrazia diretta, i cittadini non possono essere convocati, quando va tutto bene a decisioni prese, ma bisogna istituire consultazioni pubbliche territoriali o generali preventive e vincolanti su tutti i temi che riguardano il territorio”.

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