La vicenda dello spostamento della Coop e del fantasioso progetto di riqualificazione del complesso dell’Arco ha portato ancora una volta alla luce la vera natura del Partito Democratico Marscianese. Al di là delle stranote questioni di merito che tutti i cittadini marscianesi hanno ben compreso (http://rifondamarsciano.wordpress.com/2013/02/18/la-coop-sei-tu/), quello che colpisce è la disinvoltura con la quale si contraddice la posizione espressa dall’attuale Capogruppo in Consiglio Comunale (che per minima decenza politica dovrebbe dimettersi) e dal Segretario del partito non più di pochi mesi fa (http://www.iltamtam.it/2013/02/09/no-al-mega-centro-commerciale-ad-ammet...). Il tutto è reso ancora più surreale dal dato che questa decisione venga presa dal nucleo storico del partito che ha preso una incredibile bastonata alle recenti primarie del partito democratico in cui i militanti si sono espressi con estrema durezza nei loro riguardi.

Con un atteggiamento autistico, ora, si assume una posizione contraria alla stragrande maggioranza della popolazione marscianese per venire incontro alle solite logiche di interessi privati coperti da una retorica del ‘lavoro a tutti i costi’ che è una delle cause dell’attuale crisi dell’edilizia che sta strozzando tantissime aziende. Infatti, è proprio l’abuso dello strumento urbanistico che è stato attuato negli ultimi anni una importante concausa dell’immobilità del settore in questo momento determinata dall’incredibile numero di abitazioni sfitte presenti in tutto il territorio comunale. D’ora in avanti, qualunque posizione varrà sostenuta dal partito di maggioranza dell’attuale amministrazione comunale, dalla questione delle vinacce alla questione ambientale di Olmeto passando per la fantomatica riapertura della piscina di Spina, avrà il valore della carta straccia: a Luglio tutto potrà essere capovolto da un’assemblea del PD che, se vincesse, potrebbe disporre di 5 anni per fare e disfare a proprio piacimento.

L’ultima, ma non meno grave menzogna, che circola è che non ci sarebbero gli strumenti urbanistici per evitare questa operazione. Rifondazione presenterà un ordine del giorno in Consiglio Comunale dal quale emergerà con estrema chiarezza che senza il voto favorevole ad una osservazione al Piano Regolatore il complesso commerciale della Coop all’Ammeto non potrà venire alla luce. È ora che ogni Consigliere Comunale si assuma le proprie responsabilità di fronte alla popolazione. Marsciano cambia Marsciano, è ora di farlo!

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