La proposta di legge elettorale fatta da Matteo Renzi alla direzione del Pd prevede "l'assegnazione di un premio di maggioranza" a chi abbia preso "almeno il 35%" dei voti "che porti al 53% minimo e al 55% al massimo". Il premio dunque sarà "al massimo del 18%", spiega il leader democrat, in modo da evitare profili di incostituzionalità. Se nessuno ottiene il 35%, continua Renzi, "c'è la "possibilità di un doppio turno, più precisamente un ballottaggio non tra due candidati premier, ma tra due coalizioni, simboli o agglomerati di simboli che senza apparentamento rigiochino la partita di fronte elettori". Nella proposta di riforma sono poi previste delle soglie di sbarramento per accedere alla ripartizione dei seggi: "Le soglie sono del 5% per chi si coalizza - aggiunge - l'8 per chi non si coalizza e il 12% per le coalizioni".

Riforma del Senato. "Entro il 15 febbraio dal Pd arriverà una proposta sulla riforma del Senato". "Sul tema del Senato - continua Renzi - mettiamo dei paletti condivisi con il principale partito dell'opposizione, ovvero Forza Italia, e i paletti sono il superamento del bicameralismo perfetto con l'eliminazione del voto di fiducia, l'eliminazione, come ho detto in faccia ai senatori, dell'elezione diretta dei membri e dell'indennità".

Fonte: huffingtonpost.it

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