di Rosaria Parrilla

 

Perugia – C’è grande attesa per l’incontro di stasera, che vede protagonisti una parte dell’area cuperliana del Partito democratico umbro. L’oggetto del summit ovviamente è il nome da ufficializzare per la corsa alla segreteria regionale del partito da contrappore all’unico candidato, il giovane renziano e presidente del consiglio provinciale di Perugia, Giacomo Leonelli. Se fino a qualche giorno fa si facevano i nomi dell’assessore comunale di Foligno, Joseph Flagiello, e del tifernate Stefano Fancelli, ora sembra prendere sempre più quota quest’ultimo. Sicuramente, dunque, il nome del palpabile candidato da contrapporre a Leonelli sarà quello di Fancelli. Nome dato già per certo, tral’altro, da indiscrezioni sempre più insistenti. L’assessore comunale di Foligno, dal canto suo, interpellato telefonicamente, smentisce le voci sul suo conto e ammette di non essere disponibile. “Se le premesse sono queste onestamente non sono affatto disponibile – sottolinea -. Non sono stato informato della cosa, non sono stato invitato a questi incontri e tanto meno ho partecipato. All’ultima riunione tra l’altro ero in volo di ritorno da Bruxelles”. Flagiello, dunque, non è affatto disponibile per una poltrona “a scatola chiusa”. “Non è da me accettare un incarico solo per il gusto di farlo – spiega Joseph Flagiello -, sono per l’entusiasmo di fare le cose e di dare un giusto contributo, così come ho fatto per la costruzione del partito e sto continuando a fare”.

Flagiello fa autocritica al Pd regionale e ammette come negli ultimi anni ci siano state ben poche discussioni serie. “Il dibattito intorno a Giacomo non è singolare – continua -, è quello che succede nel Pd da quando è stato fondato”. L’assessore folignate dà il suo beneplacito alla candidatura di Leonelli e spiega il perché. “Giacomo lo conosco personalmente da tanti anni – ricorda -, siamo stati insieme nei giovani ex Ds, so come lavora. Lui è il frutto di una generazione di una politica che si è impegnata, che ha lavorato onestamente e la sua candidatura ha una condivisione abbastanza ampia. Su di lui si può riflettere e costruire il futuro del Pd umbro. Si ha un’attenzione su un giovane trentenne che in passato non c’è mai stata e questo è positivo”. Flagiello parla anche dei percorsi politici dei due, uno renziano l’altro cuperliano, sui modi diversi di intendere il Pd, ma ricorda anche il risultato delle primarie dello scorso 8 dicembre. “Quella tornata elettorale ha sancito che Pd vogliono gli elettori e noi ne dovremmo prendere atto, non possiamo ignorarlo, è il punto per partire. Se in Umbria si sta lavorando per questo è un progetto che mi interessa”.

Dal canto suo Leonelli dichiara di essere sereno. “Ho fatto una proposta limpida – afferma Giacomo Leonelli -, ho presentato le mie idee programmatiche e le ho messe a disposizione di tutti, ovviamente possono essere condivisibili o meno al di là dell’appartenenza a un’area piuttosto che a un’altra”. Sugli incontri che si stanno tendendo ultimamente per proporre un altro candidato, chiarisce di non aver sentito o incrociato i promotori (i consiglieri regionali Renato Locchi e Lamberto Bottini e l’assessore regionale Vincenzo Riommi). “Ognuno è libero di pensarla come vuole – spiega ancora Leonelli -, è più che legittimo. Ricordo che il 20 dicembre mi dissero che mi stavo bruciando, ora parlano di una mia candidatura dell’apparato, quando in realtà il mio è stato un percorso abbastanza chiaro e nato in maniera spontaneo. Non ho aspettato il via libera di qualcuno, questo dimostra il contrario di quello che viene detto”.

Tralasciando per un attimo la discussione sul congresso regionale del partito, altra tematica riguarda le primarie per le prossime amministrative. Proprio di recente l’assemblea provinciale ha approvato le primarie anche per quei Comuni al primo mandato, come per il capoluogo umbro. Primarie quest’ultime auspicate da tempo da un renziano della prima ora, Marco Vinicio Guasticchi. “Credo sia un percorso molto chiaro – dichiara Leonelli -. Si dà la possibilità di fare primarie di coalizione con delle regole ben chiare, non si fanno per velleità personali. L’automatismo non esiste per nessuno”. Alla domanda se l’attuale sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, sia il candidato giusto, Giacomo Leonelli ricorda come lo stesso Boccali si sia reso disponibile a mettersi in gioco. “Il problema non è primo mandato sì secondo mandato no – conclude Leonelli -, ma sta nella capacità di chi vorrà candidarsi”. Ora non resta che aspettare non solo l’esito dell’incontro di stasera, ma anche quello di oggi pomeriggio della direzione nazionale del Pd.  

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