PERUGIA - I giochi sono ancora aperti all'interno del Partito democratico, sempre più in fermento in vista del prossimo congresso regionale. Sempre più emergono malcontenti per la candidatura del giovane renziano Giacomo Leonelli alla segreteria regionale del partito. Se i renziani, non tutti a dire il vero, hanno applaudito alla sua candidatura, da ultimo anche Marco Vinicio Guasticchi ha dato il suo ok turandosi il naso, tra i cuperliani si respira sempre più un'aria pesante.

 

Dopo l'appoggio dei giovani turchi, in primis la presidente Catiuscia Marini e il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, sempre più si registrano mal di pancia, in quanto l'adesione viene vista come "un inciucio". Là candidatura del presidente del consiglio provinciale di Perugia non piace ai giovani piddini "non si riconoscono in lui", a civatiani, renziani, e ai cuperliani vicini a Stefano Fassina, dimissionario da viceministro all'economia dopo le parole su di lui da parte del segretario del Pd, Matteo Renzi.

 

Tra quest'ultimi, si fanno sempre più insistenti voci che vorrebbero il segretario uscente, Lamberto Bottini (sempre secondo alcune indiscrezioni potrebbe scendere in campo per la poltrona a sindaco di Magione), l'assessore regionale Vincenzo Riommi e il consigliere regionale Renato Locchi, uniti più che mai nel tentativo di costruire una sinistra che possa contrapporre alla candidatura di Leonelli qualche giovane. Si parla di Joseph Flagiello, assessore di Foligno, a Stefano Fancelli di Città di Castello. C'è chi si spiega un po' adirato come stanno le cose, sottolineando come il problema non sia solo dell'ala cuperliana "basta parlare di divisioni al suo interno.

 

Leonelli non piace a nessuno. Molti esponenti del partito sono scontenti e vedono l'inciucio di Boccali e Marini che danno il via libera al più liberista dell'Umbria che c'è". Intanto stasera riunione e domani chissà potrebbero venire fuori altri nomi.

 

Rosaria Parrilla

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