di Christian Napolitano

In questi mesi, come sanno bene i cittadini di Foligno, mi sono sempre impegnato affinché la discussione intorno all'ex zuccherificio si basasse su alcuni punti decisivi (per me assolutamente normali... per altri evidentemente meno!): l'uguaglianza dei cittadini di fronte alle norme urbanistiche, il principio in base al quale ogni variante al PRG è ammissibile solamente laddove ci sia un'utilità pubblica specificatamente individuata, il fatto che l'interesse pubblico deve prevalere su quelli, sia pur legittimi, dei privati.

Orbene, a causa delle mie posizioni sono stato duramente attaccato e criticato: uguaglianza, pubblica utilità, interesse pubblico sarebbero tutti concetti frutto di una logica arcaica, di una visione del mondo senza futuro (sic!). Nel difendere l'idea che per fare una variante al PRG occorra perseguire un pubblico interesse e che le norme urbanistiche (e non la legge della jungla o del far west) debbano regolamentare gli interventi edilizi nel territorio sarei addirittura una sorta di “apparatčik sovietico”, un superstite nostalgico delsocialismo reale (sic!).

Non sarà vero, direte voi! E invece, sì, sono proprio queste le critiche e gli strali che mi sono attirato. Il bello è che queste accuse non me le ha mosse il PDL, né Forza Italia e neanche qualche sostenitore di Berlusconi in vena di esagerare. Nossignore, nessuno di questi. Neanche la Santanchè né Silvio in persona. Chi mi ha lanciato queste accuse è il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle di Foligno, Fausto Savini.

Ora caro sig. Savini (e lo dico con grande serenità e spirito fraterno), va bene che nella polemica politica spesso si esagera, ma vederla commettere un così straordinario autogol mi mette onestamente in imbarazzo! Capisco la sua tensione nel vedere attorno al mio impegno crescere attenzione, stima e consenso, anche da parte dei sostenitori del M5S, e la sua conseguente necessità (ahimè) di attaccarmi gratuitamente e senza motivo: si rilassi, non sono un suo concorrente e non ha motivi di nutrire invidia o ostilità nei miei confronti!

Mi permetto un consiglio:anziché attaccare chi si impegna per il bene di Foligno, cerchi di costruirsi il suo consenso spiegando cosa vuole realizzare lei, se lei è d'accordo con le varianti presentate dalla Coop Centro Italia o meno, perché l'interesse privato secondo lei dovrebbe prevalere su quello pubblico (lei d'altronde non è veterosocialista!). Spieghi,però, anche perché in questi mesi ha partecipato agli incontri del Comitato “Sì a Foligno, No a Torri & Palazzoni”,condividendo ogni intervento che ho fatto, ogni proposta che ho avanzato e ogni analisi che ho effettuato, senza il minimo distinguo o differenziazione, e perché all'incontro con la Coop non ha, invece, aperto bocca neanche per fare qualche semplice domanda.

Ultima considerazione: partecipare ai lavori di una commissione consiliare che approfondiscee discute intorno ad un tema importantissimo per Foligno, quale è l'area dell’ex-zuccherificio, non è una perdita di tempo. Si chiama democrazia... ma forse anche questa per lei è una cosa figlia di una logica arcaica e di una visione del mondo senza più futuro.

  
 

Condividi