PERUGIA – Rappresentanti di categorie economiche e professionali, amministratori e sindacalisti sono intervenuti oggi, a Palazzo Cesaroni, all'audizione pubblica convocata dalla Prima commissione sul Documento annuale di programmazione 2014 – 2016 predisposto dalla Giunta di Palazzo Donini. Il Dap, che è stato già illustrato ai commissari dall'assessore Fabrizio Bracco, verrà ora discusso nell'organismo presieduto da Oliviero Dottorini e votato per poi essere trasmesso all'Aula entro il mese corrente.

 

Prima dell'audizione la Commissione si è riunita per formalizzare l'ingresso di due ulteriori componenti: Raffaele Nevi (Forza Italia) e Manlio Mariotti (PD) e per rieleggere presidente e vicepresidente. Confermati Oliviero Dottorini (Idv) e Massimo Monni (Ncd) nei rispettivi incarichi. L'organismo di Palazzo Cesaroni passa quindi da 8 a 10 membri: Oliviero Dottorini (Idv) presidente e Massimo Monni (Ncd) vicepresidente; Luca Barberini, Fausto Galanello, Manlio Mariotti, Renato Locchi (PD); Andrea Lignani Marchesani (Fd'I); Raffaele Nevi (FI); Sandra Monacelli (Udc); Damiano Stufara (Prc-fds).

Tra le principali questioni poste in evidenza dagli interventi sono emersi: problemi del credito, sostegno alle imprese che innovano e internazionalizzano, sicurezza urbana, promozione turistica integrata, occupazione e diritto allo studio, riduzione dei danni causati dalla fauna selvatica, utilizzo dei terreni agricoli di proprietà pubblica, salvaguardia del territorio Ternano, ruolo dell'agricoltura e semplificazione amministrativa, agevolazioni fiscali per la cooperazione sociale, rilancio del manifatturiero, coinvolgimento delle imprese locali nelle grandi opere, revisione della legge sui parchi e urgenza degli interventi di riassetto idrogeologico, legalità negli appalti, fondi per la non autosufficienza, salvaguardia del comparto della ceramica, semplificazione e snellimento della burocrazia.

GLI INTERVENTI.
RICCARDO ROSSINI (Confcommercio) ha rimarcato la necessità delle misure su credito, Confidi e attività di Sviluppumbria. Valutata positivamente la presenza di azioni per l'innovazione, l'agenda digitale e la partita delle smart cities. “Città che andrebbero riqualificate grazie al Puc 3, da utilizzare anche per i sistemi di sicurezza urbana. Apprezzamento anche per il progetto innovativo per lo sviluppo turistico, predisposto da Confcommercio e ripreso dalla Regione. Nel settore turistico, condivisa con la scelta di investire su nuovi mercati esteri, ma da scegliere però in una seconda fase e non preventivamente”.

BRUNO TONIOLATTI (Confprofessioni) ha lamentato “l'assenza di precisi riferimenti al mondo delle professioni, escluse dalla cassa integrazione in deroga e da molti altri strumenti, compresi quelli per l'imprenditoria femminile. L'orientamento scolastico e l'attività degli istituti tecnici andrebbero sostenuti, insieme agli studi universitari dei giovani umbri. Importanti infine i bandi per l'occupazione degli 'over 29' e da tentare l'applicazione del contratto di ricollocazione anche in Umbria”.

WALTER TRIVELLIZZI (Cia) ritiene necessario “accelerare su riforme endoregionali e Unioni dei Comuni, proseguendo l'opera di semplificazione, spingendo sulla green economy, superando l'approccio settoriale alle politiche di sviluppo, in particolar modo quelle turistiche. Necessario un piano straordinario di contenimento delle specie selvatiche mentre le terre pubbliche non dovrebbero essere vendute ma assegnate a giovani imprenditori, non certo con contratti annuali come avviene in alcuni casi oggi”.

ZEFFERINO CERQUAGLIA (consigliere provinciale di Terni) ha illustrato un ampio documento approvato all'unanimità dal Consiglio provinciale di Terni, toccando un ampio ventaglio di argomenti e rimarcando la necessità di non escludere il territorio Ternano “che con l'abolizione della Provincia perderà un importante centro decisionale, mentre ancora non è stato deciso dove collocare la sede della Asl. La piattaforma logistica di Terni non esaurisce le necessità infrastrutturali, dato che servirebbero collegamenti migliori con l'alto Lazio e il porto di Civitavecchia. La fusione tra Comuni, come quella in corso nell'Orvietano, è positiva e andrebbe sostenuta. È grave la chiusura dell'Isrim per problemi di bilancio, che così danneggiano ricerca e innovazione nell'area. La struttura ospedaliera di Narni Amelia, quando verrà realizzata, non dovrà essere solo un luogo di cura ma anche di ricerca”.

MARTA LUCARONI (Coldiretti): “l'agricoltura è un asset di sviluppo regionale, economico e turistico, che va coinvolto nella attuazione della legge di semplificazione, gestendo al meglio la nuova programmazione comunitaria. Positiva la digitalizzazione e l'unificazione delle banche dati ma occorre valorizzare i centri di assistenza agricola, velocizzando tempi e pratiche. La Regioni continui a tenere in considerazione il ruolo trainante dell'agricoltura e a mettere in campo interventi conseguenti”.

ANDREA BERNARDONI (Legacoop e Confcooperative): “I dati Istat e le ricerche dell'Aur dimostrano che il settore della cooperazione sociale negli ultimi dieci anni è stato l'unico a garantire impresa e addetti, dando lavoro a una grande percentuale di donne e di persone con un alto livello di istruzione. Sarebbe dunque necessario rivedere la decisione presa nel 2009 e tornare all'esenzione Irap, una tassazione che si è rivelata dannosa e che in molte Regioni italiane è stata portata a zero”.

LUCA ANGELINI (Confindustria): “Questo documento coniuga prospettiva di lungo periodo ed esigenze di realismo, anche se sarebbe necessario esplicitare la centralità dell'industria manifatturiera. Andrebbe potenziata l'internazionalizzazione, anche a beneficio di singole imprese e il fondo rotativo dovrebbe poter essere accessibile a tutte le aziende che creano occupazione. Molte grandi opere, soprattutto viarie, sono in stallo e non vedono coinvolte le imprese locali. Non condividiamo l'analisi sugli effetti del canone di affitto concordato e pensiamo che i fondi per l'edilizia sociale debbano andare ad un piano triennale e non a bandi isolati”.

GIOVANNI NARDI (sindaco Scheggia e Pascelupo): “l'alluvione di novembre 2013 ha lasciato milioni di euro di danni nel territorio comunale, con strade e ponti interrotti. Questa situazione drammatica ci suggerisce di prevedere l'utilizzo di fondi comunitari per il ripristino idrogeologico e il risarcimento dei danni da maltempo. Positive le previsioni per affrontare la crisi legata alle vicende della ex Merloni ma la revisione dell'accordo di programma procede troppo lentamente. Il sistema dei parchi non funziona e va rivisto, dato che impone vincoli e non porta benefici per i territori”.

LUCIA ROSSI (Cgil Umbria): “Positiva l'impostazione generale del documento, ma alcune valutazioni e dati non rispecchiano la realtà del tessuto produttivo, peggiorata per effetto della crisi. Necessaria maggiore selettività nell'uso dei fondi strutturali. Bisogna rilanciare l'edilizia che rappresenta il settore trainante dell'economia. Vanno predisposti Piani per le città ed i territori che prevedano l'abbattimento delle barriere architettoniche ed interventi mirati sul tessuto urbano. Tra le priorità, quella di ridefinire e rafforzare il Tavolo dell'alleanza per l'Umbria e riformare il Tavolo delle crisi, dove Sviluppumbria e Gepafin devono avere un ruolo strategico in fatto di marketing e promozione del territorio. Va rifinanziato il Fondo integrativo per la non autosufficienza. Altra priorità deve essere rappresentata dal riordino istituzionale, perché non possono essere direttamente i Comuni a proporre percorsi di integrazione. Serve anche mettere a punto un protocollo sugli appalti che ridetermini la legalità in questo delicato settore”.

ALVARO VERBENA (sindaco di Deruta): “Il Consiglio comunale insieme alle associazioni di categoria e soggetti interessati, ha dato vita ad un documento a salvaguardia della ceramica artistica. Un comparto che conta circa duemila dipendenti. L'artigianato artistico ha un ruolo importantissimo per lo sviluppo economico e sociale, per questo chiediamo che nel Dap possa essere previsto uno spazio dedicato. È necessario poi intervenire sulle difficoltà che le piccole e piccolissime imprese trovano nell'accesso al credito. Serve una politica di distretto, magari condotta direttamente da Sviluppumbria, dove un ruolo strategico può essere svolto da Gepafin. Vanno rivitalizzati i centri storici, come scelta strategica nell'ambito della cultura e del turismo. I Comuni sotto i diecimila abitanti, che in Umbria rappresentano il 70 per cento, non hanno potuto adeguare le proprie linee strategiche. Preoccupazione deriva anche dallo stato dell'edilizia scolastica, alla quale va data la giusta priorità. Deruta ha subito il sisma del dicembre 2009, ed ancora oggi circa 300 ragazzi della scuola media sono dislocati in un'altra struttura. Importante puntare sui Licei artistici, di Deruta, Gubbio, Gualdo Tadino e Spoleto perché grazie ad essi è possibile promuovere una fase importante per accompagnare gli oltre mille giovani che hanno scelto queste scuole, verso il mondo del lavoro. Per quanto riguarda il welfare, è necessario accelerare i tempi di pubblicazione dei bandi regionali, affinché i Comuni possano intervenire più celermente verso i bisogni delle molte famiglie vulnerabili”.

STEFANO VIRGILI (assessore Comune di Deruta): “Importante sviluppare due settori importanti dell'agricoltura non previsti nel documento: la frutta a guscio, che sta avendo un forte sviluppo di mercato grazie all'industria dolciaria, usufruendo magari del supporto tecnico dell'Università, e quello dell'ortofrutta. Per quanto riguarda l'urbanistica, bene il Puc 3. L'auspicio è che il quadro strategico di valutazione non diventi un ulteriore lacciolo burocratico. Altro auspicio è che il Testo unico dell'urbanistica non sia una mera collezione di norme, ma rappresenti invece una semplificazione vera e concreta. Per salvare le imprese e far ripartire l'economia non è assolutamente procrastinabile il massimo snellimento della burocrazia”.

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