PERUGIA - “L’appartenenza ad un governo a guida Pd deve aver influenzato il ministro Lorenzin nel suo benevolo giudizio nei confronti della gestione della sanità umbra”. Così Raffaele Nevi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, in merito alla visita in Umbria del ministro della Salute.

“È vero che la sanità qui da noi funziona bene – sottolinea Nevi – ma il merito, al 90 per cento, è certamente della professionalità e capacità dei suoi operatori che riescono a fare un ottimo lavoro nonostante chi governa la Regione sia intento più a mantenere clientele, equilibri e privilegi politici che ad innalzare la qualità dei servizi. Inchieste giudiziarie, sacche di sprechi, la continua costruzione di strutture semplici e complesse per accontentare i 'clienti' dei partiti di maggioranza – aggiunge l'esponente di Forza Italia -, lo hanno messo bene in evidenza, ma la Lorenzin forse non è stata bene informata”.

 

Nevi spiega che un esempio “concreto” di tale pratica si ha proprio in questi giorni “con la definizione dei dipartimenti nella nuova Asl 2 dell'Umbria”. In merito a ciò Nevi annuncia una lettera al presidente della Terza Commissione, Massimo Buconi: “Chiederò di convocare il direttore generale –  spiega – che ci dovrà spiegare perché quando le Asl erano due c’erano 20 dipartimenti, e dopo l’accorpamento in un’unica Asl se ne propongono 17, con evidenti doppioni e con lo scopo di avere più poltrone da utilizzare per aumentare il consenso elettorale che tra l'altro cala continuamente, come ha evidenziato la classifica pubblicata nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore”.

 

Il capogruppo di Forza Italia auspica, infine, che la “tanto attesa” riforma sanitaria prenda finalmente corpo: “Anche grazie al fondamentale lavoro del centrodestra – sottolinea Nevi - è stata approvata una riforma che però tarda ad essere attuata, nel tentativo da parte della Marini di non cambiare veramente”.

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