Vinti: “La situazione delle opere incompiute in Umbria è positiva al confronto con le altre regioni italiane”

               

Occorre, necessariamente, fare chiarezza rispetto a quello che oggi viene definita ‘opera incompiuta’, per non dare all’opinione pubblica informazioni imprecise, parziali oppure strumentali. La situazione in Umbria, delle opere incompiute, la si può giudicare positivamente, al confronto con la maggior parte delle regioni italiane.

PERUGIA - Ovviamente un’opera pubblica incompiuta è e resta un problema per tutta la comunità regionale, un utilizzo improprio delle risorse, una programmazione insoddisfacente che dovrebbe essere sanata ove ne sussistano ancora le convenienze e le possibilità di spesa.

La rilevazione delle “opere incompiute” è stata istituita con il Decreto Legge “Salva Italia” del Governo Monti con l’intenzione di capire quale fosse il patrimonio di opere pubbliche non fruito i cui finanziamenti rimangono inutilizzati per le finalità previsti negli atti di assegnazione; l’entità di capitali immobilizzati in termini di finanziamento; l’ammontare delle risorse necessarie per portare a compimento gli interventi già finanziati; l’ammontare delle risorse che potevano essere svincolate da interventi per cui era venuto meno l’interesse al completamento da parte della stazione appaltante.

L’istituzione del monitoraggio aveva perciò lo scopo di compilare su scala nazionale un elenco di tutti gli interventi su cui poteva successivamente essere fatta un’operazione di ricognizione delle risorse. In base a quanto sopra sono stati indicati dal Ministero delle infrastrutture quali fossero i requisiti delle opere da inserire nell’elenco delle opere incompiute.

E’ chiaro quindi che il monitoraggio istituito in realtà prevede paramenti di inserimento in anagrafe diversi da quelli che ci si aspetterebbe nel considerare l’accezione comune di opera incompiuta in quanto sono escluse tutte quelle opere la cui realizzazione procede anche se con tempi più lenti di quelli che ci si aspetterebbe. Sono escluse anche tutte quelle opere inserite in filoni di finanziamento la cui richiesta e la cui approvazione era in corso da parte dei Ministeri ed Enti competenti in materia.

I criteri sono stati stabiliti con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 13 marzo 2013, n. 42 recante "Regolamento recante le modalità di redazione dell'elenco-anagrafe delle opere pubbliche incompiute, di cui all'articolo 44-bis del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214".

Il decreto fa riferimento alle opere pubbliche non completate per una o più delle seguenti cause: “Opera pubblica incompiuta” è ogni opera i cui lavori sono iniziati che però risulti non completata per le seguenti cause: mancanza di fondi; cause tecniche; sopravvenute nuove norme tecniche o disposizioni di legge; fallimento, liquidazione coatta e concordato preventivo dell’impresa appaltatrice, risoluzione del contratto ai sensi degli artt. 135 e 136 del D.L. n.163/2006, o di recesso dal contratto ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di antimafia; mancato interesse al completamento da parte della stazione appaltante, dell’ente aggiudicatore o di altro soggetto aggiudicatore.

“Non Completata” è un’opera non fruibile dalla collettività caratterizzata da uno dei seguenti stati di esecuzione: i lavori di realizzazione, avviati, risultano interrotti oltre il termine contrattualmente previsto per l’ultimazione; i lavori di realizzazione, avviati, risultano interrotti entro il termine contrattualmente previsto per l’ultimazione, non sussistendo, allo stato, le condizioni di riavvio degli stessi; i lavori di realizzazione, ultimati, non sono stati collaudati nel termine previsto in quanto l’opera non risulta rispondente a tutti i requisiti previsti dal capitolato e dal relativo progetto esecutivo, come accertato nel corso delle operazioni di collaudo.

In Umbria la rilevazione delle opere incompiute è affidata all'Osservatorio Regionale dei Contratti che dal 1 Agosto 2013 ha reso disponibile sul sito http://pubblicazionebandi.regione.umbria.it l’applicativo per la comunicazione obbligatoria dell’elenco-anagrafe delle opere incompiute di interesse regionale da parte degli enti aggiudicatori o altri soggetti di cui all’art. 3 del D.Lgs. n. 163/2006, ivi comprese quelle facenti capo alle strutture dagli stessi vigilate.

Con Deliberazione n. 731 del 2 Luglio 2013, la Giunta Regionale prorogando di 54 giorni il termine del 23 luglio previsto dal M.I.T., ha stabilito che l’invio dell’elenco dovrà avvenire mediante il sito http://pubblicazionebandi.regione.umbria.it entro e non oltre la data del 15 settembre 2013, previa approvazione dell’elenco stesso con atto proprio dell’Ente.

La comunicazione doveva essere effettuata anche se l’ente non individuava al suo interno alcuna opere incompiuta.

Con una nota di questa amministrazione del 09/08/2013, si invitavano tutte le Amministrazioni e gli altri Enti della regione Umbria a comunicare eventuali opere definite “incompiute” secondo i criteri del decreto. L’osservatorio inoltre su richiesta dell’Assessore Vinti ha svolto fino al 15 settembre una campagna  di monitoraggio delle comunicazioni da parte delle Amministrazioni.

In particolare, il monitoraggio delle comunicazioni è consistito nelle comunicazione diretta con i RUP (contatti telefonici e PEC) ed il risultato ottenuto è da ritenersi soddisfacente in quanto, la quasi totalità degli Enti interpellati hanno risposto alla richiesta della Regione, segnalando in entrambi i casi (sussistenza di opere incompiute e non), sull’apposito portale della Regione Umbria, lo stato delle opere di loro competenza.

Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1174 del 21 ottobre 2013, è stato approvato l'elenco anagrafe delle opere pubbliche incompiute  per l'anno 2013 e pubblicato nei tempi previsti dalla procedura.

E’ possibile consultare l’elenco anagrafe delle  opere  pubbliche incompiute  sul sito www.osservatoriocontratti.regione.umbria.it.e sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti  https://www.serviziocontrattipubblici.it/simoi.aspx.

In merito alle opere incompiute segnalate si precisa che le opere segnalate e, nella fattispecie, “il potabilizzatore comprensoriale di Citerna”, “la diga di Valfabbrica (Casanuova sul fiume Chiascio), “la galleria della Guinza” e “il traforo del Cornello (tra Sorifa di Fiuminata (MC) e Nocera Umbra(PG)), sono opere in corso d’opera ( che usufruiscono di fondi già stanziati) e quindi non sono da considerarsi come “opere incompiute”. Che alcune di queste opere come la “galleria della Guinza” ( galleria della E78 “Superstrada dei due mari” Grosseto-Fano ricade sul tratto Marchigiano)  ed il “traforo del Cornello” (al centro di uno “scontro” di competenze tra A.N.A.S. e Provincia di Macerata) hanno come soggetto attuatore l’A.N.A.S. e che di conseguenza vanno rendicontate nel database nazionale. Che per quanto riguarda la “diga di Valfabbrica”, due erano gli interventi necessari: il primo era il prolungamento dello scarico di fondo già da tempo eseguito, l’altro riguarda la stabilizzazione e messa in sicurezza del versante destro dell’invaso il cui progetto, dopo un lungo e faticoso percorso istruttorio –Servizio dighe e Consiglio Superiore dei LL.PP- è stato approvato e per lo stesso sono stati, altresì, stanziati dal Ministero per le politiche agricole, circa 44 milioni di €. I lavori non sono ancora iniziati; è stata espletata la procedura di gara e sono ancora in corso le procedure per l’affidamento dei lavori.

Stefano Vinti, Assessore lavori pubblici

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