di Franco Calamida

L'indecente fiction trasmessa dalla Rai avendo al centro il ruolo del Commissario Calabresi richiede qualcosa di più della sacrosanta indignazione che viene espressa in molti commenti . La verità è stata capovolta, non solo occultata. Quanti , come me , fecero ciò che pensavamo giusto , e lo era , hanno questa memoria : furono gli anni delle generose e straordinarie lotte di operai/e , impiegate/i e studenti . Non furono "gli anni di piombo" , il terrorismo venne dopo . Non furono gli anni della violenza, ma della passione collettiva e della "scalata al cielo" di milioni di giovani ( e non solo) , che nei luoghi di lavoro , di studio, nella società contrastarono l'autoritarismo e il bigottismo , il consumismo , l' egoismo sociale , il grigiore degli imbecilli e l'arroganza di chi comandava .Ovunque. Furono gli anni della solidarietà , del riconoscersi nell'altro , del " partire dagli ultimi" e "nessuno resterà più solo." Delle amicizia profonde e degli amori e delle libertà nei comportamenti sessuali . Ma quali "anni di piombo"? Il solo piombo fu sparato contro i lavoratori , ad Avola e Battipaglia ; la sola violenza fu quella dei manganelli della polizia ed dell' indifferenza dei molti.

La violenza esplose , terribile e assassina il 12 dicembre 1969 . Non prima .Tutto cominciò alle 16 e 20 di quel giorno lì , che segnò tutti i successivi. Fu la violenza che tolse la vita a Pinelli , innocente, non suicida . Di quelle bombe furono vittime anche i lavoratori e gli studenti in lotta, furono vittime i nostri sogni. Gli "scalatori del cielo" vennero colpiti ... ferocemente. Tutto fu più difficile. Regista e attori della fiction dicono " accettiamo le critiche" . Ma le nostre non sono critiche. Sono una denuncia , chiara e netta : l'Ufficio politico della Questura , del quale Calabresi condivise tutte le responsabilità , protesse i colpevoli della strage , i fascisti; depisto' le indagini , nascose tutte le prove; accusò , senza prova alcuna Valpreda e Pinelli . Cioè la sinistra. Fu e resterà per sempre colpevole .Calabresi non fu un "fedele servitore dello Stato " .

Da un lato la destra fascista che mise le bombe ,e i suoi protettori , e gli indifferenti ; dall'altro noi , le speranze , le lotte . E un simbolo , ciò che credo mai avrebbe desiderato , Pinelli .Non opposti estremismi. Regista e attori della fiction hanno "depistato la memoria" . La strage fu di Stato. Tacendolo ha riprodotto un falso . Di nuovo, come allora. Il messaggio che la fiction ( ma non solo la fiction) trasmette ai giovani di oggi , è questo : il 68/69 fu violenza , null'altro che violenza . E che hanno detto , o scritto, storici , intellettuali e politici , del centrosinistra e della sinistra , di questa vicenda ? Con qualche eccezione, nulla. Eppure quegli anni furono gli anni dell'egualitarismo , che distingue la sinistra dalla destra (Norberto Bobbio) . Non solo la Rai li ha rimossi. Eppure vorrei che anche Calabresi , assassinato , con dolore per la sua famiglia , fosse lasciato , dopo tanti anni , riposare in pace. Non per ricerca di "pacificazione", per nulla,(neppure i morti sono tutti eguali , non lo sono nella memoria dei vivi e neppure per Dio , per i credenti) . Ma ben ricordo che anche quell'omicidio ricadde sulla tenuta delle lotte . Non fu "la vendetta del proletariato" . Riposi in pace . Non per dimenticare , anzi , ma per poter dire : mai più violenza . E restituire a quegli anni il loro senso più profondo : milioni e milioni di donne e uomini , non singoli personaggi , dissero : " La politica non è cosa di lorsignori" . Per farci tacere usarono le bombe .

 

Condividi