Fidel fa ancora notizia, ma le sue idee e sono ignorate dai media occidentali
Per stampa e tv italiane Fidel Castro va bene ancora ma solo per brevissime apparizioni come "personaggio sorprendente", ma le sue idee non interessano
Venerdi 10 gennaio, alle 13.50 nel tg Uno è apparso per pochi secondi il volto di Fidel Castro. "Non lo si vedeva in pubblico da sei mesi - diceva la conduttrice - eccolo ora a una manifestazione culturale all'Avana". Veloci immagini di una sala, il pubblico plaudente e l'anziano lìder che scambia un paio di battute con altri spettatori. E' poco ma è già tanto per una Cuba che, non accadendovi nulla di cattivo, è molto ignorata dai media italiani. Ma pare che l'Isola Ribelle del Caribe, alla fine, può essere un piattino ancora sfizioso per notizie di tipo vagamente folklorico o curioso. "Era accompagnato da due assistenti che lo aiutavano a camminare", aggiunge il nostrano Tg.
Ora prendo la "pelota" al balzo per fare un po di chiarezza sulle rade apparizioni di Fidel nelle info italiane. Anche perchè più di una persona tra amici e conoscenti ha chiesto di recente: "ma non era già passato a miglior vita gli anni scorsi?". Infatti si riferivano a un paio di notizie circolanti sul web negli ultimi anni in cui Fidel era dato in fin di vita. Già nel 2011, per poi apparire una settimana dopo in una originale immagine con un largo cappello sotto il sole mentre parlava con un ministro venezuelano; e ancora, un anno dopo,analoga bufala gira sul web mondiale e si sgonfia quasi subito. Pare siano opera di anonimi blogger-hacker che, per una marchetta in dollari, riescono a diffondere la ricorrente e falsa notizia della scomparsa dello storico capo della revoluciòn cubana. Certo vi sono forze e istituzioni potenti e occulte nel mondo per le quali qualsiasi notizia che possa nuocere in qualunque modo a Cuba è benvenuta. Quindi riepiloghiamo i fatti reali. Fidel Castro che ha compiuto 87 anni nel passato agosto, è tuttora vivo e pure vegeto e anche lucido di mente visti gli articoli che pubblica ogni due settimane.
A Cuba si chiamano "Reflexiones de Fidel" e compaiono su quotidiani come "Granma" e " Juventud rebelde" o sul sito Cubadebate.cu . Ma naturalmente di questi lavori accurati di notizie, osservazioni, dati e statistiche quasi nessuno si occupa in Italia. Fidel Castro ha smesso di essere il capo dello Stato e del governo a Cuba dal 31 luglio del 2006 quando venne ricoverato e operato d'urgenza per una diverticolite emorragica con complicazioni. I punti di sutura non tenevano e a novembre era stato rioperato altre due volte e aveva perso 22 chili. Non si sapeva nulla di lui, le notizie cubane lo davano "en recuperaciòn" ma alla grandiosa manifestazione del 2 dicembre di quell'anno all'Avana ( 50ntesimo dell'arrivo del battello "Granma" a Cuba e delle forze armate cubane, e il suo 80esimo compleanno rinviato ad agosto), del lìder maximo non vi fu ombra con la delusione di non pochi visitatori stranieri. Ora devo menzionare un piccolo fatto occasionale ma sostanziale. Al rientro in Italia poco prima del Natale 2006, mentre prendo posto sul jumbo dell' "Iberia" per Madrid, trovo una copia del quotidiano El Pais dimenticato sul sedile. E dentro ecco la notizia chiarificatrice: l'intervista a un famoso chirurgo spagnolo che giorni prima aveva rioperato Castro con successo, e la precisazione che il lìder cubano non soffriva di alcun tumore ("diagnosi" maligna e sbagliata diffusa dalla Cia sin dall'estate che dava a Fidel una sopravvivenza di soli 5 mesi).
Invece dal 2007 Fidel Castro inizia una lenta e lunga convalescenza e sarà solo a metà giugno che riappare alla tv cubana in una intervista speciale al giornalista Randy Alonso. Poi altre presenze in tv per salutare capi di governo specialmente i latinoamericani come Lula da Silva, Evo Morales, Daniel Ortega e sopratutto il grande amico venezuelano Hugo Chàvez. Ogni carica di Fidel era stata definitivamente assunta dal fratello Raùl ( designato numero due cubano da trent'anni ) e Fidel è riapparso per la prima volta in pubblico solo nel luglio del 2010. Ho qualche ritaglio della "grande" stampa italiana di quell'estate dove si titolava: "Fidel prepara il grande ritorno pronto ad affrontare il fratello Raùl". Oppure: "Fidel indossa ancora la storica uniforme della rivoluzione". Tutto sbagliato,come spesso capita a molti giornali italiani su Cuba. Attribuiscono ad altri modi e categorie di pensiero per noi abituali ma inesistenti in altre e diverse realtà. Nessun confronto-scontro col fratello, ovviamente, e la storica uniforme era una semplice ampia camicia scura, nulla a che vedere con il "verde olivo", la divisa dei guerriglieri barbudos sulla Sierra Maestra. Ciò che non si capiva - e non si capisce bene ancora in Italia - è che per seri motivi di coerenza, etica, onestà intellettuale e senso di responsabilità , non potendo più esercitare pienamente le funzioni di presidenza e direzione del paese, Fidel aveva deciso di lasciare ogni incarico e ogni carica.
E' diventato un semplice deputato e un giornalista molto informato sul mondo ("non ho mai avuto tanto tempo per leggere, visionare internet, studiare e conversare come in questi ultimi anni", ha detto più volte). Ma la fibra di Castro è stata molto forte per molto tempo.Vidi alla tv cubana a inizio luglio 2006 un suo viaggio in Argentina a rendere omaggio alla casa natale di Ernesto Guevara. Parlò a migliaia di giovani assieme a Ebe de Bonafini (storica madre de Plaza de Mayo contro la dittatura argentina degli anni '80), e al presidente venezuelano Chàvez in una notte in cui sulle colline sudamericane era inverno pieno e Fidel portavo solo una piccola sciarpa sulla giacca . Alcuni giorni dopo, nella gran festa patriottica del 26 luglio a Santiago de Cuba, Fidel iniziò il suo discorso alle 7 del mattino per motivi climatici opposti a quelli sudamericani poichè nei Caraibi in luglio è estate piena umida e caldissima, specie nella orientale e caliente Santiago.
Addirittura Fidel si era poi spostato nella città di Holguin per inaugurare varie installazioni di gruppi elettrogeni nella città: alle undici di sera quell'uomo ottantenne era in piedi da quasi venti ore! Poi, il 31 luglio l'improvviso ricovero e la grave operazione all'intestino di cui s'è detto. Altri guai fisici nel corso degli ultimi dieci anni avevano temporaneamente limitato il lavoro di capo di stato di Fidel Castro. A fine ottobre del 2004 in una serata ancora estiva, nella plaza de la revoluciòn di Santa Clara sotto la straordinaria alta statua di Che Guevara, mentre era in corso la cerimonia di "graduaciòn" di alcune migliaia di infermiere e infermieri, Fidel alzandosi per consegnare i diplomi non vide un piccolo gradino e cadde rovinosamente fratturandosi clavicola e ginocchio. Dopo pochi minuti si rialzò e al microfono si scusò di dover interrompere la sua partecipazione. Si rivide dopo 3 settimane col braccio al collo e zoppicando visibilmente. Il problema al ginocchio peggiorò nel tempo. Nel gennaio 2006 guidò una manifestazione e una marcia di protesta di un milione e mezzo di persone che sfilarono sul malecòn habanero davati al palazzo della Sina ( la sede della rappresentanza diplomatica degli Usa a Cuba) e si vedeva nettamente la sofferenza dell'anziano presidente nel camminare a lungo sull'asfalto. Oggi, dopo la grave malattia intestinale di cui s'è detto e i precedenti infiortuni, le ginocchia di Fidel si sono progressivamente indebolite, ecco perchè deve appoggiarsi a una gruccia ed essere aiutato.
Anche incontrando Papa Ratzinger all'Avana (marzo 2012, visita del pontefice alla Virgen del Cobre patrona di Cuba) l'ex presidente cubano arrivò sorretto in parte da un aiutante. E, al termine di quel breve colloquio, Ratzinger disse a Castro questa frase. " Sì, siamo coetanei ma io posso ancora svolgere bene e pienamente il mio lavoro e il mio compito" ( Poi, si è visto come sono andate certe cose. Joseph Ratzinger letteralmente sparito travolto da uno scandalo vaticano di spionaggi e costretto a dimettersi da Papa, mai visto nella storia!). E Fidel, sia pure malconcio, che non demorde e va avanti. Da questa altalenante serie di prove di energie, di vitalità e poi di incidenti e vicissitudini mediche incontrate in età ormai anziana da parte del leggendario personaggio cubano, sorge una specie di particolare sorpresa e curiosità - a volte un po sensazionalista e morbosa - da parte di vari media di comunicazione e informazione. Una foto o un brevissimo video di Fidel in una scuola o a una mostra d'arte evidentemente fanno ancora "audience". Allora ci permettiamo un modesto ma crediamo non disprezzabile consiglio.
Perchè, dopo decenni di lotte e battaglie patriottiche e rivoluzionarie (e accuse anche infamanti da parte della stampa occidentale), non dare un minimo di spazio al Fidel Castro di oggi anziano e saggio pensatore e scrittore ? Perchè non pubblicare qualcuno dei suoi articoli ? E' gran conoscitore storico di tutto il continente americano, ma anche dello sconfinato Terzo mondo di cui è stato uno dei maggiori difensori. Fidel sostiene e non da oggi che l'attuale sistema politico-sociale-economico che domina il mondo è divenuto insostenibile per il pianeta stesso e per la maggioranza dei suoi abitanti, anche occidentali. No, dargli questa possibilità, far conoscere anche un minimo le sue analisi è troppo. Per stampa e tv italiane Fidel Castro va bene ancora ma solo per brevissime comparsate come "personaggio sorprendente", vecchio logoro ma ancora vivace nel suo mondo tropicale, Molto pittoresco. Da guardare con sorpresa. Ma per idee e discorsi seri potrebbe essere ancora " temibile".
Marzio Castagnedi

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