Scuola: taglio agli stipendi, il governo ci ripensa
Gli insegnanti non dovranno restituire i 150 euro percepiti nel 2013 derivanti dalla questione del blocco degli scatti. Lo si è deciso nel corso di una riunione a palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Enrico Letta, il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, e il titolare dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza. Lo comunica in una nota Palazzo Chigi. Ieri, 7 gennaio, via XX Settemmbre aveva chiesto la restituzione degli scatti stipendiali con una trattenuta appunto di 150 euro mensili, a partire da gennaio.
"Finita la riunione a palazzo Chigi: gli insegnanti non dovranno restituire i 150 euro, sono soddisfatta per gli insegnanti". Il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha espresso su Twitter la sua soddisfazione per la soluzione raggiunta dal governo, riferendo di avere chiesto al ministro Saccomanni "di sospendere la procedura di recupero degli 'scatti' stipendiali per il 2013". Carrozza ha spiegato anche di aver "rimandato la mia partenza per gli Usa per Washington: sono al lavoro per una soluzione completa a questo problema incluso il 2012", ha scritto in un altro tweet.
"Bene il governo: sugli insegnanti cambia verso. Ora il lavoro: dati Istat devastanti". Così Matteo Renzi su Twitter apprezza la decisione di Palazzo Chigi sulla restituzione degli scatti agli insegnanti, annunciando che "oggi ci sarà la bozza del job act per un dibattito aperto. Il Pd decide il 16 gennaio".




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