ROMA - La maggioranza alla Camera ieri notte ha votato la legge sulle Province - Una nuova legge - dichiara Gallinella  - che raddoppierà le poltrone - Tale legge però la deve votare ancora il Senato -  In arrivo del Natale mi auguro che non avranno il coraggio di dire ancora bugie e propagandarla come una legge che sopprime le province - continua il deputato,

 

Dallo scandalo che rischiava di vederci complici con questo comitato d'affari, abbiamo ritenuto giusto uscire dall'aula al momento della votazione finale - e continua affermando - Ieri sera il Pd, Alfaniani e Montiani non avrebbero avuto nemmeno il numero legale per la votazione se non fosse stato che SEL, la finta opposizione, ha continuato a fare da stampella restando al proprio posto.

 

Continua il deputato pentastellato spiegando perché: “Il provvedimento è una follia per almeno 4 ragioni. 1) Non abolisce le province, ma gli cambia il nome e le fa diventare "Città Metropolita ne"; 2) In quei territori dove ci sono comuni che si oppongono alla trasformazione in città metropolitana, coesisteranno le province e le città metropolitane; 3) Nei territori dove ci sono già province o città metropolitane o entrambi, potranno formarsi anche i consorzi di comuni; 4) La Corte dei Conti ha già messo in guardia il Parlamento: "con questa legge e il conseguente moltiplicarsi di enti e i costi non potranno che crescere”.

Gallinella conclude  dichiarando che “Questa è una legge-marchetta per aumentare le poltrone agli amici degli amici, un’ennesima legge che invece di diminuire gli enti inutili, li moltiplica. A noi, se fossimo stati maggioranza, in circa tre mesi avremmo risolto la questione con un disegno di legge costituzionale che recitava: all'art 114 della Costituzione si sopprime la parola Province. Come al solito contano i fatti ma per ora ancora parole e oggi con la conversione del decreto su  misure finanziarie urgenti in favore di regioni ed enti locali  stiamo assistendo alla solita scenetta”.

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