Se la cantano e se la suonano. Non ha certo stupito la rituale autoassoluzione fatta dalla Presidente Marini e dalla Giunta regionale nel rappresentare l’azione di governo condotta nel corso dell’anno 2013 che sta per concludersi.

 

Hanno  rimarcato in maniera particolare sulla qualità del Servizio Sanitario Regionale raffrontandolo con quello delle altre Regioni, evitando però di sottolineare che la spesa farmaceutica è stata fra le più alte rispetto al resto delle Regioni italiane e questo nonostante avessero istituito una specifica Agenzia regionale, con tanto di direttore ed apparato di controllo (revisori dei conti), per procedere all’acquisto dei medicinali in forma centralizzata.

 

Sicuramente si può dire rispetto ad alle altre Regioni, soprattutto se si fa riferimento a quelle del SUD, che la risposta è stata sicuramente migliore. Però bisognerebbe anche raccontare agli umbri che il Settore Sanitario ha assorbito oltre il 75% della spesa complessiva della Regione.

 

Per il resto lo scenario che si presenta è veramente preoccupante a cominciare dalla tanto sbandierata azione di solidarietà e di equità nel trattamento dei cittadini e degli stessi dipendenti della Regione e degli Enti dipendenti e partecipati.

 

Dirigenti e Direttori non solo super pagati ma anche super garantiti nonostante l’inefficienza manifestatasi del sistema burocratico-amministrativo. Una casta, quella dei dirigenti, che non ha nulla da invidiare a quella politica dove spesso i ruoli si scambiano e si intrecciano vorticosamente con incarichi si moltiplicano come per il caso di Sviluppumbria che aveva ben due Direttori Generali a seguito del ritorno dell’ex senatore PD Agostini e risoltosi con esborsi aggiuntivi.

 

La Presidente Marini poi non fornisce informazioni e spiegazioni sulle tantissime consulenze elargite pur in presenza di un apparato dirigenziale che dice di voler smaltire, mentre sarebbe il caso di sottoporre a verifica sul possesso di capacità e titoli di studio e di servizio effettivi.

 

Poi la Presidente ha evitato di rappresentare la situazione riguardante la gestione delle Aziende Pubbliche che sono in uno stato comatoso pre-fallimentare. Basta guardare i bilanci delle società come UMBRIA MOBILITA  E UMBRIA ACQUE per capire che le cose non vanno bene.

 

Il sistema produttivo e occupazionale della Regione è in profonda crisi e i livelli di disoccupazione  sono sopra la media nazionale. Il disagio  e la povertà  crescono  giorno dopo giorno e le uniche attività  che fanno registrare un trend positivo sono quelle fornite dalla CARITAS che deve assistere sempre più persone in difficoltà grazie ai provvedimenti del Governo Nazionale e Regionale del “Partito Unico”.

 

I PORTAVOCE REGIONALI DEI VERDI

Remo Granocchia -  Annina Pellegrino

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