Mai nella vita avrei immaginato di dover commentare un ultimatum lanciato da un privato contro le Istituzioni democratiche cittadine: evidentemente il rispetto per la democrazia, il senso della misura e l'educazione civica sono ormai virtù che riguardano, ahimè, un numero sempre minore di cittadini.

 

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire: le risposte che la Coop Centro Italia attende sono già state date e le due ipotesi sono state entrambe respinte. Non solo: la scorsa settimana l'amministrazione comunale ha invitato la proprietà ad un confronto per ragionare in termini di variante migliorativa, ma è stata proprio la Coop a far saltare il tavolo manifestando la totale indisponibilità a qualsivoglia modifica di volumi e superfici edificabili.

 

A scanso di equivoci, ancora una volta sento di dover ribadire: NO alle due torri progettate da Gae Aulenti, NO ai palazzoni alti 36 metri, NO a qualsiasi proposta di variante pensata e scritta ad uso e consumo degli interessi privati, NO ad ogni ipotesi di variante contraria alla pubblica utilità, SI' alla diminuzione delle superfici commerciali, direzionali e residenziali, SI' all'aumento dell'area verde. Sarà bene che tutti lo ricordino: Foligno non ha padroni!

 

Allo stesso tempo, anche per chiarezza nei confronti dell'opinione pubblica, pretendo dagli esponenti politici cittadini e dai rappresentanti istituzionali una chiara e ferma presa di posizione volta a respingere, senza ambiguità e senza tentennamenti, questo irricevibile diktat proveniente dalla Coop Centro Italia.

 

Christian Napolitano

assessore alle politiche sociali,

edilizia residenziale pubblica, servizi generali

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