PERUGIA  – L'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale dell'Umbria “si stupisce delle dichiarazioni 'sopra le righe' del presidente del gruppo consiliare Forza Italia, Raffaele Nevi, solitamente persona posata e corretta, in quanto il comportamento del presidente dell'Assemblea legislativa, Eros Brega, pur in una fase concitata, si è attenuto al mandato politico determinato dalla necessità di approvare una norma di regolamentazione dei fondi assegnati ai gruppi consiliari entro l'esercizio corrente”.

 

Lo affermano i membri dell'Ufficio di presidenza, composto dal presidente  Brega, dai vicepresidenti Damiano Stufara e Andrea Lignani Marchesani e dai consiglieri Alfredo De Sio e Fausto Galanello, in merito alla nota diramata stamani da Raffaele Nevi.

 

“All'uopo c'è stato un proficuo, partecipato confronto – si legge nella nota dell'Ufficio di presidenza - aperto a tutte le istanze dei gruppi, ovviamente nei limiti previsti dalla legge, nella competente Commissione consiliare, che ha espresso un parere unanime sul disegno di legge in oggetto. La presentazione in Aula di un ulteriore emendamento, certamente legittima, ha d'altra parte riaperto un dibattito che sembrava terminato. La presidenza del Consiglio si è detta disponibile ad inviare il testo in Commissione con il vincolo di approvare entro il 31 dicembre il disegno di legge. Ma non c'è stata approvazione dell'Aula. L'atteggiamento 'terzo' del presidente Brega non è pertanto in discussione e non lo è nemmeno per quanto concerne il rinvio delle mozioni, rinvio stabilito non dal presidente ma dalla maggioranza dell'Aula”.

 

Ferme restando le prerogative dell'Assemblea legislativa di modificare qualsivoglia legge in qualunque momento e su cui non è nostro compito prendere una posizione di merito – concludono i membri dell'Ufficio di presidenza – auspichiamo da un lato l'abbassamento di toni immotivati, dall'altro che il presidente Nevi riconsideri la sua volontà di non partecipare alle Conferenze dei capigruppo, in quanto ribadiamo la piena disponibilità dell'organo di governo dell'Assemblea legislativa di prendere in piena considerazione il suo contributo ed i suoi suggerimenti finalizzati all'ottimizzazione della gestione dell'Aula e dell'Assemblea legislativa nel suo insieme”.

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