PERUGIA – L'assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato a maggioranza, con i 18 voti favorevoli dei consiglieri di centrosinistra (tranne Brutti e Goracci), 6 contrari (Nevi, Monni, Valentino, Monacelli e, appunto, Brutti e Goracci) e 4 astenuti (Cirignoni, Zaffini, Rosi e Mantovani), il Piano regionale dell'offerta formativa e della programmazione della rete scolastica per l'anno 2014-2015.

 

Rispetto a quanto contenuto nel documento proposto dalla Giunta, poi emendato dalla Terza Commissione consiliare, l'Aula ha discusso oggi altri emendamenti sostitutivi: parere non favorevole per l'alberghiero presso l'Istituto “Gattapone” di Gubbio, accolta la proposta della Giunta con 20 voti favorevoli, 8 contrari e l'astensione di Zaffini (Fd'I). C'è l'impegno di “istituire un tavolo tecnico e territoriale che valuti la possibilità di attivare questo indirizzo nell'anno scolastico 2015-2016”.

 

Emendata sempre dalla Giunta anche la rimozione dei plessi dell'infanzia di Montebello dall'Istituto comprensivo “San Paolo-XX Giugno” ed il loro reinserimento presso l'Istituto comprensivo di San Martino in Colle (era stata la Commissione a lasciare Montebello con le scuole della città); altro aspetto dell'emendamento giuntale quello del reinserimento dei plessi dell'infanzia e delle elementari di Casaglia nell'Istituto comprensivo di Ponte Valleceppi (la Commissione aveva lasciato queste scuole con il comprensivo “Foscolo” di Perugia). Respinto l'emendamento presentato dai consiglieri Dottorini (IdV) e Stufara (Prc) per formare un Istituto comprensivo con Cannara, Bettona e Torgiano insieme e concedere la deroga a Bevagna, che non ha numeri sufficienti per l'autonomia (3 sì, 23 no e 1 astenuto). Respinto l'emendamento presentato dai consiglieri di opposizione Rosi, Valentino, Monni, Mantovani, Monacelli, Nevi, De Sio, Lignani Marchesani e Zaffini, che chiedevano una organizzazione verticale per il 3° circolo didattico di Perugia, in analogia con il percorso seguito per i circoli 2° e 4° (10 sì e 18 no). Respinto l'emendamento Goracci-Brutti che chiedeva di non accorpare l'Istituto “Gattapone” di Gubbio con l'IIS “Cassata” (3 sì, 22 no e 2 astenuti). Infine, respinto l'emendamento di Maria Rosi (Ncd) che proponeva su Gualdo Tadino l'accorpamento della scuola media “Storelli” con l'IIS “Casimiri” anziché la direzione didattica “Tittarelli” (9 sì e 18 no, 2 astenuti).

 

Per quanto riguarda l'Offerta Formativa, la Giunta aveva espresso parere sfavorevole, relativamente al Piano approvato dalla Provincia di Perugia, all'istituzione di un nuovo indirizzo “scenografia” presso l'Istituto omnicomprensivo “Bernardino di Betto” di Perugia, ma la Commissione lo aveva invece concesso e questa decisione non è stata emendata: Perugia avrà l'indirizzo scenografico. In tema di dimensionamento, sono state concesse deroghe, per motivi particolari, per gli istituti sottodimensionati: Istituto Comprensivo per cechi di Assisi, Istituto Comprensivo “San Benedetto” di Valfabbrica, Istituto Comprensivo di Massa Martana , IPSIA “Pertini di Terni, Istituto Comprensivo “Luigi Valli” di Narni.

 

IL DIBATTITO
Il relatore Massimo Buconi, presidente della Terza Commissione consiliare, ha ricordato le premesse legislative e i contenuti del Piano: “La legge “111/2011” stabilisce che non possa essere assegnata alle istituzioni scolastiche autonome, costituite con un numero di alunni inferiore a 600 unità, ridotto fino a 400 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, la dirigenza scolastica con incarico a tempo indeterminato e la figura del direttore dei servizi generali ed amministrativi (DSGA). Queste istituzioni sono quindi conferite in reggenza a dirigenti scolastici (DS) con incarico in altre istituzioni scolastiche autonome. Oggi in Umbria ci sono 150 autonomie scolastiche di cui 15 sottodimensionate e quindi in reggenza. I dirigenti assegnati sono 133, che coprono in reggenza, oltre i 15 istituti  sottodimensionati, anche 2 istituti dimensionati. Inoltre, va tenuto presente che il Coordinamento tecnico delle Regioni e delle Province autonome, con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur) ha elaborato recentemente una proposta di riparto globale dei DS e DSGA che si attesterebbe sull'ipotesi di assegnare un dirigente ogni 900 alunni”.
FRANCO ZAFFINI (Fd'I): “Il presidente della Commissione Buconi ha svolto una relazione unica, senza quella di minoranza perché l'atto è stato votato dalla commissione all'unanimità, ma oggi in Aula egli ha rappresentato solo la maggioranza di centrosinistra, non tutti noi. Abbiamo passato una giornata intera ad ascoltare rappresentanti di Comuni, province, consigli d'istituto, e in virtù di tali contributi abbiamo deciso di rimettere in discussione quanto deciso dalla Giunta regionale. Ecco come nasce il dimensionamento di Bettona con Torgiano e Cannara con Bevagna, perché se lasciamo insieme Bettona e Cannara andrebbero comunque incontro ad un dimensionamento diverso perché non ci sono i numeri. A Perugia le 15 dirigenze sono rimaste tali, non c'è nessuno stravolgimento numerico. Abbiamo accolto le istanze di 3 scuole su 150, non abbiamo stravolto il piano del Comune di Perugia, e sottolineo che il voto in Commissione è stato unanime. E ricordiamoci che, alla fine di tutto, il Consiglio regionale è sovrano, non la Giunta, non i Comuni e le Province. Su Gubbio mi sono astenuto perché ci sono già 16 indirizzi e il voto della Commissione era subordinato al parere richiesto alla Provincia di Perugia, che riporta osservazioni sulla coerenza degli spazi da utilizzare per l'alberghiero”
ORFEO GORACCI (Cu): “Dubito che voterò favorevolmente, visto come si stanno mettendo le cose. Siamo incoerenti. In certi casi abbiamo stravolto piani comunali senza battere ciglio, non si capisce perché per Gubbio no. Se la Regione sceglie di non mantenere l'autonomia di un istituto importante come il Gattapone e di non attivare l'alberghiero è una punizione preventiva. Tante belle parole per festeggiare i 40 anni dello stemma della Regione e poi non si dà una risposta minimale a quel territorio. Cosa osta l'attivazione dell'indirizzo alberghiero a Gubbio? Il Centro servizi Santo Spirito, luogo di convention internazionali, sarebbe un luogo non adeguato? I 16 indirizzi sono troppi e danneggiano altri territori? Ma vogliamo tenere in considerazione che un ragazzo di Gubbio per andare all'alberghiero di Città di Castello deve alzarsi prima delle sei di mattina per andare ad Umbertide dove prende un treno che lo porta alla navetta, pagando circa 500 euro al mese di trasporti? Sempre che abiti in città, perché Gubbio è il settimo comune italiano per estensione, tanti vivono lontani. Oltretutto a Gubbio sull'istituzione dell'alberghiero c'è un consenso unanime, sono state raccolte 2mila 700 firme in tre giorni, la città ha bisogno di questa offerta formativa, perché ha spiccata vocazione turistica e perché può essere una risposta alla crisi del territorio”.
ROCCO VALENTINO (FI): “È la prima volta che arriva in Aula un atto complesso come questo, che va ad incidere su diversi territori. Lo scorso anno riguardava soltanto l'accorpamento di San Venanzo con Marsciano. Da due anni il Comune di Perugia non presentava un suo piano perché bloccato dal Consiglio comunale. In quest'Aula, ognuno di noi è chiamato a fare il consigliere regionale ed ascoltare tutti i cittadini umbri senza spaventare personale docente ed Ata. Le valutazioni circa il dimensionamento devono essere oggettive, ed il lavoro svolto dalla Commissione ha tenuto conto di tutte le osservazioni, per questo va approvato il documento votato all'unanimità dalla stessa Commissione. Bene il riconoscimento del corso di scenografia per il 'Bernardino Di Betto' di Perugia, perché l'altro, presente in Umbria, è a Spoleto, a decine di chilometri di distanza. Personalmente non ho mai cavalcato i Comitati, ma vorrei capire con chi è stato strutturato il Piano rispetto alla capoluogo regionale e soprattutto con quali criteri sono stati decisi gli accorpamenti scolastici a Perugia. Appoggerò personalmente l'istituzione dell'indirizzo Alberghiero per Gubbio perché sono convinto che questa è una reale esigenza di quel territorio, una risposta importante e positiva per studenti e cittadini”.
PAOLO BRUTTI (IDV): “La Commissione ha svolto un lavoro certosino sul testo complessivo di questo atto, tenendo conto di quanto fatto dalla Giunta regionale. Un lavoro giudicato positivamente al quale sono state poi apportate alcune modifiche condivise, seguite ad indicazioni emerse dalle audizioni effettuate. Personalmente difendo la scelta ed il risultato emersi dai lavori della Commissione. Un'altra soluzione, rispetto a  quanto deciso , sarebbe un errore politico. Anche perché le modifiche al testo apportate dalla Commissione non incidono nell'insieme del Piano. Attraverso alcuni emendamenti proposti stamani in Aula si può addirittura migliorare il risultato, ma è certo che non si può tornare indietro rispetto al documento uscito dalla Commissione”.
ANDREA SMACCHI (Pd): “Su questo atto non abbiamo certamente dato un bello spettacolo. Noi dobbiamo pensare esclusivamente ed in primo luogo alle persone, quindi agli studenti e alle loro famiglie. Gli attori principali di questo Piano sono gli alunni e gli studenti. Il percorso di questo documento è stato condizionato da troppi passaggi ed oggi ci troviamo di fronte alla difficoltà di trovare la sintesi migliore. Dobbiamo pensare ai territori marginali, a chi, per andare a scuola, è costretto ogni mattina a percorrere decine di chilometri attraverso impervie vie di comunicazione. Difendo l'operato della Commissione, il lavoro svolto. Perché non si può considerare questo organismo consiliare soltanto di 'ratifica', anche se è giusto tenere conto del lavoro, anch'esso particolarmente partecipato, portato avanti dall'Esecutivo. No, però, a passaggi politici sulla pelle degli studenti e dei territori. Bene la previsione del corso di scenografia per il 'Di Betto' di Perugia. Non è giustificabile dire no perché ne esiste un altro a Spoleto. Per quanto riguarda l'Alberghiero a Gubbio va sottolineata l'importante vocazione turistica della città, per cui, nel corso degli anni si è sbagliato a non prevedere questo tipo di offerta scolastica. Adesso, a Gubbio è necessario un nuovo equilibrio. L'alberghiero rappresenta una priorità da attivare, guardando al 2015-2016 come anno scolastico in cui poter avviare la sua attività, nel frattempo è necessario valutare e capire  realmente la domanda per questa scuola e mettere a punto le strutture necessarie. La questione più spinosa è quella di Torgiano, Bettona, Cannara, Bevagna e Gualdo Cattaneo. Qui c'è un percorso già avviato che dovrebbe portare a scegliere le soluzioni migliori, tenendo conto delle richieste dei territori, ma salvaguardando e tutelando soprattutto gli studenti, stessa raccomandazione riguarda la situazione di Perugia”.
MASSIMO BUCONI (Psi): “Come presidente della Terza Commissione rivendico la correttezza comportamentale ed il rispetto del ruolo istituzionale. Nella mia relazione in Aula non ho citato alcuna parola di giudizio o analisi politica rispetto all'atto. Ho riportato fedelmente in Aula i lavori della Commissione ed il Piano predisposto dalla Giunta. Fare scelte significa assumersi responsabilità che creano consenso o dissenso. I comitati sono una ricchezza della democrazia. In Commissione ho sempre ricevuto chiunque lo abbia richiesto. Per quanto riguarda la mia posizione, in Commissione ho invitato tutti a ponderare il proprio voto circa la modifica di un atto nato dopo un lungo percorso partecipativo. Sulla questione Alberghiero a Gubbio, il mio voto è stato negativo, mi sono astenuto su altri emendamenti ed ho votato favorevolmente sull'atto complessivo. Il Piano di dimensionamento andava fatto diversi anni fa. Abbiamo aspettato troppo e nel frattempo c'è stato il ridimensionamento delle risorse. Si tratta comunque di un Piano equo che distribuisce nel migliore dei modi le 141 dirigenze scolastiche di cui l'Umbria dispone. Vorrei anche sottolineare che, di norma, i dimensionamenti scolastici non riguardano spostamenti di masse di studenti, ma l'organizzazione dei dirigenti, del personale docente ed amministrativo. Quindi il rispetto per i ragazzi c'è stato, come sempre ci sarà. Purtroppo, sempre più spesso, ci troviamo di fronte al mercato delle scuole, quando sarebbe molto più importante pensare alla qualità dell'istruzione. Questo Piano è da considerare particolarmente positivo. È lecito che Gubbio chieda l'Alberghiero, come ogni territorio sarebbe degno di chiedere altri indirizzi , ma non si può scaricare sui consiglieri regionali la responsabilità di questo tipo di scelte. Un istituto tecnico, come lo è in questo caso l'Alberghiero, necessita dei giusti investimenti strutturali per portare avanti un certo tipo di attività. Necessita, di fatto, di un percorso ragionato che ha bisogno di tempo per monitorare l'interesse reale degli studenti e delle loro famiglie. Il 'tutto dappertutto' oggi non è possibile. Voglio comunque assicurare che la Commissione ha riservato la massima attenzione a tutte le richieste pervenute. La problematica legata a Bevagna, Torgiano, Bettona, Cannara e Gualdo Cattaneo, viene da lontano. Ed è naturale che Bevagna debba stare con Cannara e Torgiano con Bettona. E la Commissione è approdata a questo. Si tratta di un punto di equilibrio che va mantenuto. Bene il dimensionamento scelto dall'Amministrazione comunale di Perugia. Per quanto riguarda, infine, l'indirizzo sportivo per il 'Mazzatinti' di Gubbio c'è grande interesse per la concessione della deroga, pochè ne è previsto soltanto uno per provincia ed una analoga realtà è già presente a Foligno. Il nostro compito è quello di garantire un razionale equilibrio all'interno della regione, e quello raggiunto attraverso questo Piano è assolutamente positivo ed accettabile”.
SANDRA MONACELLI (Udc): “Spesso Aula e Commissione dimenticano il lavoro fatto negli anni precedenti, ma non siamo all'anno zero, non si possono ridisegnare scelte e strategie. Non si possono assumere tutte oggi le decisioni non prese negli anni passati. Sull'alberghiero a Gubbio dico che non scandalizza la richiesta di quel territorio, è legittima, sono d'accordo. Semmai desta perplessità l'attivazione del liceo sportivo, che non si capisce nemmeno cosa sia e comunque già c'è nella regione. Pare tanto una 'marchetta' (si scusa per il termine usato, ndr). Su Perugia osservo che alcune argomentazioni rappresentate dal 3° circolo del Comune di Perugia sembrano più accoglibili di altre, ma non sono state accolte. C'è perfino schizofrenia politica nelle decisioni: l'anno scorso quest'Aula ha bocciato il piano di Gualdo Tadino e quest'anno la Giunta propone per Gualdo ciò che il Consiglio ha bocciato un anno fa. In tutto questo non si pensa mai ai ragazzi”.
ASSESSORE ISTRUZIONE - CARLA CASCIARI: “Questo percorso fa parte di un piano triennale già votato da quest'Aula, che ha ribadito nelle sue linee guida il principio della territorialità, il rispetto delle competenze degli altri enti e dei circoli didattici, una scelta della Regione Umbria e non fatta da altre regioni che hanno usato solo parametri numerici. Va detto che ciò che cambia non è dove andranno i ragazzi a scuola, ma le retribuzioni dei dirigenti e l'assetto del personale scolastico, docenti e ata. Dimensionare è un percorso difficile. E sono in vista, col decreto Carrozza, ulteriori tagli perché si sposterà il limite a mille e cento studenti. La Giunta ha preso atto di situazioni ancora da risolvere per adeguarsi a quanto siamo obbligati a fare dai decreti ministeriali. Nel particolare ricordo che, riguardo a Gubbio, quando la Giunta ha deliberato la convenzione con il centro servizi Santo Spirito non c'era ancora e la Provincia non può fare investimenti. Solo in questi ultimi giorni è arrivato il nuovo parere della Provincia di Perugia, e indica la necessità di adeguamenti e investimenti. Per quanto riguarda Perugia, il Comune ha scelto di fare una rivoluzione, mettendo a disposizione 3 autonomie, e sulle criticità emerse ricordo che ci saranno verifiche a due anni dall'applicazione, perché nulla è immodificabile. Cannara e Bevagna è già sottodimensionato per i 900, figuriamoci per i 1100. Abbiamo puntato a dare stabilità”.
PRESIDENTE GIUNTA - CATIUSCIA MARINI: “Non accoglibile quanto richiesto per Gubbio. L'alberghiero ha altre necessità rispetto ai normali Istituti superiori: servono strutture e investimenti con obbligo di finanziamento da parte della Provincia. Non si tratta di dare qualche aula e poi magari toglierla se non funziona. Inoltre i numeri dicono che da Gubbio 5 studenti vanno all'alberghiero di Città di Castello e 5 ad Assisi. E' buon senso amministrativo esaminare a fondo tutti gli aspetti e poi costruire un percorso, senza precludersi possibilità future. Ma se questa esigenza è così sentita da Gubbio gli atti per renderla attuabile non dovevano arrivare a dicembre. Per quanto riguarda Perugia ricordo che c'è il parere favorevole di 13 su 18 dirigenti scolastici e il Comune ha fatto quanto si chiede ai centri più grandi, scendendo da 18 a 15 autonomie. Abbiamo anche evitato di fare plessi da 1500 studenti”.
RENATO LOCCHI: “Apprezziamo quello che propone la giunta. La posizione su Gubbio è corretta, occorre verificare. Su Perugia siamo d'accordo: Lacugnana unificata non è sconvolgente, ma è scelta di buon senso. Adesso occupiamoci di cose più importanti, come la continuità didattica o il degrado continuo dell'assistenza all'handicap”.

Condividi