CGIL CISL UIL territoriali esprimono forte preoccupazione per gli effetti degli incrementi delle imposte locali ( TARES,IMU,IRPEF ECC..) che si stanno scaricando sui cittadini, sui pensionati e sulle imprese in questo fine anno 2013. In questi ultimi due mesi stanno arrivando contemporaneamente cartelle erariali di diversa origine alle quali i cittadini non riescono ad  assolvere ai pagamenti richiesti. Questo incide pesantemente sui bilanci familiari deprimendo ulteriormente i consumi e spingendo nuclei familiari verso la soglia della povertà.

Tali scelte sono state determinate dai continui tagli, non selettivi, e riduzioni della spesa pubblica da parte dello stato centrale e degli ultimi Governi, che troppo spesso chiede ai Comuni( con poca opposizione dell’ANCI) di diventare esattori delle tasse a danno dei servizi primari che i medesimi devono erogare ai cittadini sui territori.

CGIL CISL UIL ribadiscono la necessità di una riqualificazione della spesa pubblica, intervenendo sui privilegi, sugli sprechi e sulla evasione, investendo sul lavoro, vera emergenza nazionale. Rilevano nella gestione da parte dei singoli Comuni atteggiamenti superficiali,  nonostante avessimo detto negli incontri dei mesi scorsi che avremmo avuto un ingorgo di tassazione nella fine 2013, non hanno adottato azioni chiare che potevano evitare incomprensione nei pagamenti. Chiedono alle amministrazioni Comunali del territorio di deliberare forme e modalità di pagamenti, meno oppressive per i cittadini, prevedendo rateizzazioni ed interventi per le persone e famiglie più deboli; chiedere,tramite l’ANCI al Governo, che si modifichi per i Comuni virtuosi il patto di stabilità che potrebbe liberare risorse già disponibili per aiutare le famigli e rilanciare con investimenti l’economie locali.

CGIL CISL UIL chiedono alle forze politiche di assumere atteggiamenti coerenti, non si può assumere posizioni diverse secondo se si è maggioranza ed opposizione, o secondo gli enti in cui ci ritrova, più attenti ai bisogni dei cittadini passando dal dire al fare.

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