Durante le seduta odierna del Consiglio regionale, nella parte dedicata alle interrogazioni a risposta immediata (question time) , la presidente della Giunta, Catiuscia Marini, ha risposto all'atto ispettivo presentato dal consigliere Andrea Lignani Marchesani (Fd'I) in merito al Consiglio regionale dell’Emigrazione.

Lignani Marchesani ha chiesto alla Giunta “se corrisponda al vero che si stia ritardando la convocazione del Consiglio regionale dell’Emigrazione per l’impossibilità di garantire il rimborso-spese ai suoi componenti e quando lo stesso sarà convocato. La legge regionale '37/'97' ha istituito il Cre, organismo che ha, tra l’altro, il compito di predisporre il Piano annuale degli interventi a favore dei lavoratori emigrati e delle loro famiglie. Il Cre dovrebbe riunirsi, come prevede la legge, entro il 15 ottobre di ogni anno, proprio per elaborare questo Piano. Per spiegare il ritardo nella convocazione – evidenzia Lignani - si ipotizza una dilazione dei tempi dovuta non a cause momentanee, ma all'esaurimento  dei fondi a disposizione per le politiche per l’emigrazione, comprese le risorse necessarie al rimborso per spese di viaggio e soggiorno dei componenti del Consiglio. Sarebbe ancora più grave se le risorse dovessero essere state disperse per eventi di rappresentanza e non utilizzate per serie politiche di sostegno ai nostri migranti”.

La presidente Marini ha risposto spiegando che “la legge regionale prevede che la riunione del Cre debba tenersi prima dell'approvazione del Piano annuale da parte della Giunta. Il termine indicato è ordinatorio e non perentorio, motivo per il quale in tutti questi anni il Consiglio si è riunito in date variabili, in base alle esigenze istituzionali e alle attività programmate. Nel 2012, in applicazione alle norme nazionali del 2011, le riduzioni previste hanno riguardato anche i fondi per le attività del Cre, ma non hanno bloccato il suo funzionamento o reso impossibile la mobilità dei suoi membri. Nel 2012 il Cre, in considerazione della difficile fase economica, ha deciso di ridurre le risorse assegnate per le attività in favore degli umbri all'estero. Il Cre si è riunito il 6 maggio 2013 ed ha esaminato i criteri stabiliti con delibera della Giunta regionale relativamente alla valutazione delle attività degli umbri all'estero. Ha poi indicato i progetti da finanziare, che sono stati poi finanziati. I membri del Cre hanno convenuto autonomamente di convocare la riunione nei primi mesi del 2014, dopo l'approvazione del bilancio. Le sue attività si svolgono dunque regolarmente, ma devono fare i conti con i tagli a tutti i capitoli di bilancio mentre le spese di rappresentanza, come è ben noto, sono state poi quasi completamente azzerate”.

Il consigliere Lignani Marchesani ha replicato osservando che “è difficile stare nei tempi della legge di stabilità, che fanno slittare molti termini. Nel merito però, anche se le spese di rappresentanza sono state tagliate, potrebbero essere tagliati i viaggi che vengono fatti per incontrare i rappresentanti degli umbri all'estero. Quei fondi potrebbero servire per i viaggi dei rappresentanti degli umbri verso l'Italia. Esistono due associazioni, solo una delle quali però ottiene fondi ed ha possibilità di spesa mentre l'altra non riceve alcun sostegno. Quindi, o la situazione viene riequilibrata oppure tanto vale unificare le due associazioni, lasciandone in vita solo una”.

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