Morroni e Monacelli: uniti nella responsabilità del disastro
Nelle ingloriose vicende della Giunta Morroni e della sua ex maggioranza e nel terremoto amministrativo che ne consegue, non vi sono attenuanti, neanche generiche, per nessuno dei protagonisti dell'esperienza politica che oggi va volgendo al suo anticipato termine.
Si consegna alla Città una situazione di assoluta precarietà nelle sue istituzioni e le si regalano in lascito ricadute ed eredità pesanti frutti esclusivi delle scelte compiute in questi quattro anni di mandato, dei ritardi accumulati nell'affrontare le questioni più cruciali, dell'incapacità di leggere la sofferenza economica e sociale che prostra tanti gualdesi con l'urgenza di agire di conseguenza, del vuoto riformatore che si è ravvisato nell'azione di questa Giunta e dell'approccio ideologico e parolaio che ne ha ispirato le gesta.
Pertanto, per il fallimento totale di questa esperienza politico-amministrativa che il commissariamento del Comune si accinge a certificare senza pietà, non vi sono attenuanti né per il capitano che ha guidato il vascello al disastro, né per il mozzo che ne ha condiviso il timone, né per i topolini che via via sono fuggiti senza particolare coraggio e senza dar precedente e chiara prova di ammutinare, né per coloro che restano a difendere la rotta che li ha condotti al naufragio.
I tentativi del Sindaco e della Giunta di scaricare le responsabilità di questo sconquasso politico ed amministrativo sulle opposizioni sono maldestri, ripugnanti e puerili, così come sono incredibili, sguaiati, privi di particolare senso delle istituzioni e del tutto inconsapevoli delle competenze e delle responsabilità che si richiedono a chi è stato chiamato ad amministrare una Città quelli di Sandra Monacelli e di quel che resta della sua pattuglia, messi in extremis in campo per salvarsi dal giudizio della storia di questi quattro anni che al contrario giungerà inesorabile e, soprattutto, inappellabile.
Dopo che per oltre un ventennio si sono affannati per portare le destre nella stanza dei bottoni, Roberto Morroni e Sandra Monacelli, insieme a tutti i loro rispettivi sostenitori, hanno dato prova inoppugnabile di non saper amministrare questa Città, di non coglierne i bisogni reali e di non saper raccoglierne e rappresentarne le istanze più vive, più drammatiche e più urgenti: oggi la lasciano allo sbando, in balia dei loro riottosi scaricabarili e nel pieno della tempesta più cruenta prodotta dalla crisi del suo tessuto economico ed aggravata dalla grande questione sociale che ne sta dilaniando i corpi più esposti.
Ci sarà tutto il tempo, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, per ricostruire nel dettaglio tutte le gesta fallimentari di questi quattro anni di amministrazione. Oggi giova solo ricordare che entrambi gli attori principali di questa vicenda sono uniti nella responsabilità per la conduzione amministrativa che ci lasciamo finalmente alle spalle e per le modalità in cui si sta consumando la sua provvidenziale, anche se poco onorevole, fine.
Roberto Morroni e Sandra Monacelli sono i soli a portare la responsabilità del loro disastro ed è bene che i gualdesi si tengano stretto al dito questo loro ricordo, quando si tratterà di sanzionare a dovere ogni esito del loro connubio insieme ai probabili tentativi di rifarsi un'ennesima verginità politica ed elettorale.
Solo una volta scritta la parola fine su questa commedia, sarà possibile per Gualdo riappropriarsi del suo futuro, tramite una buona politica che torni ad occuparsi di cose serie, onori concretamente gli impegni assunti coi cittadini e si prodighi nel “servire” il bene comune. La sinistra per Gualdo lavorerà a questo fine.
Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini

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