Riteniamo che, fatta eccezione per l’avv. Francesco Innamorati, la cerimonia prevista a Pietralunga per sabato 14 dicembre per installare una lapide alle medaglie d’oro umbre della Resistenza, viste le presenze per gli interventi, pare proprio una sfilata del Pd.

Sono stati esclusi tutti coloro che pongono attivamente nell’agenda politica quotidiana l’antifascismo non come una mera questione storica, ma come un problema socio-politico che non è stato sconfitto del tutto con la Resistenza ed il martirio di tanti compagni e compagne, ma che, come abbiamo avuto il dispiacere di notare anche in questi giorni, si insinua nel malcontento dei ceti medi e cerca di sobillare i cittadini e le cittadine verso una svolta reazionaria. L’esclusione non è un caso: il tentativo è quello di cancellare gli eredi legittimi di quella storia, i rappresentanti istituzionali dei comunisti umbri. Nello specifico non sono stati invitati né l’unico partigiano del luogo ancora in vita, né chi nell’Anpi locale si è prodigato e si prodiga per la ricostruzione della storia partigiana umbra, né chi a livello istituzionale si è fatto promotore della proposta di legge per l’istituzione del museo del partigiano umbro di cui fa parte l’iniziativa stessa. Speriamo sia solo una dimenticanza che possa essere prontamente colmata, perché l’antifascismo non è una medaglia da porre al petto per ben figurare, ma è un valore imprescindibile che deve guidare l’azione politica e civile di ognuno di noi.

Andrea Ferroni Coordinatore Provinciale Giovani Comunisti Perugia

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