Approvato l’Odg di Bori sul tema: Perugia studiata per studiare
La Commissione Cultura ha approvato, con 10 voti a favore (maggioranza) e 5 contrari (opposizione) l’odg del consigliere Bori con cui si chiedeva di impegnare Sindaco e Giunta a far propri i contenuti e gli obiettivi del documento: “Perugia studiata per studiare: linee guida per una città campus naturale”. Nel documento – ha riferito Bori – dopo aver ricordato la secolare vocazione universitaria della città di Perugia, si pongono alcuni obiettivi concreti. Il primo concerne l’orientamento degli studenti con la finalità di ampliare le politiche di informazione e di comunicazione rivolte a scuole ed utenti. Si passa poi ai corsi di preparazione e simulazioni per i test d’ammissione, con l’idea di coordinare l’organizzazione degli eventi tra tutte le scuole. Terzo punto: Cercalloggio, facile, etico, sicuro. Il progetto propone di mettere in contatto gli studenti italiani e stranieri che sono interessati ad affittare un alloggio in città, rispondendo a criteri di qualità e sconfiggendo il mercato nero. Studenti disabili: linea guida per garantire a questi soggetti una particolare attenzione nei propri percorsi di studio. Accesso al web e wi-fi: integrazione tra i due sistemi, predisposti da Comune ed Università, per una migliore accessibilità alla rete. Carte per convenzioni ed agevolazioni: integrazione delle varie tessere disponibili per una migliore accessibilità ai servizi. Trasporto pubblico e mobilità alternativa: si prevede di tenere in costante conto le necessità degli studenti, principali fruitori dei sistemi di trasporto, confermando nel contempo le agevolazioni, ma anche sperimentando nuove soluzioni (allungamento orari minimetrò). Biblioteche ed aule studio: ampliamento orario di accesso alle biblioteche, incentivazione della presenza delle aule-studio. Eco-studenti: consolidamento di tutte le politiche tese alla salvaguardia dell’ambiente, con particolare riferimento ai criteri della raccolta differenziata.
Salute e benessere: molteplici i progetti proposti, dal cosiddetto “fuori salute” (Afas-Adisu), alla riattivazione del servizio medico ambulatoriale per studenti fuori sede, per finire con il servizio di consultazione psicologica. Collegi e mense: conferma degli investimenti per la costruzione, riqualificazione e recupero degli edifici adibiti a collegi e mense. Impianti sportivi ed aree verdi: far conoscere alla popolazione studentesca le decine di impianti sportivi e le aree verdi presenti in gran numero in città, promuovendo nel contempo le associazioni sportive e mettendole in contatto con gli studenti. Teatri, cinema, musei: Fare cultura e confermare le agevolazioni per gli studenti per il loro arricchimento culturale. Ultimo punto, il portale web e social network: inserire nel portale del Comune una parte dedicata alle politiche per lo studio ed attivare un account nei principali social network per poter raggiungere gli studenti sia italiani che stranieri. Aprendo il dibattito Varasano ha parlato di un argomento a larghissimo spettro che sa di programma elettorale di un rettore. “L’impressione è che, se adottassimo queste linee guida che rappresentano integralmente il programma elettorale di un candido a rettore uscito sconfitto, di fatto cancelleremmo le recenti elezioni universitarie, commissariando il Rettore con il Sindaco. Senza entrare nel merito dell’atto, ritengo che fare proprio il programma di un candidato sconfitto non abbia senso e rappresenti solo un’invasione di campo inaccettabile”.
Sbrenna ha parlato di un tema di grande rilievo per la città, ma ha espresso forti perplessità sulla proposta per tre ordini di ragioni. La prima è che non basta citare un dato (il calo delle iscrizioni), ma occorre spiegarne anche le ragioni. Tra queste spicca l’aver trasferito in Umbria sul territorio una serie di iniziative di alta formazione che, invece, dovrebbero essere accentrate. Questo “spezzettamento” scriteriato ha avuto l’effetto di aver svilito il valore della nostra università. “In secondo luogo credo che gli atti proposti in questa stagione pre-elettorale debbano avere un senso logico. Ed allora c’è da chiedersi che senso abbia che il Comune approvi un atto di programmazione strategica alla fine della sua legislatura. Se si vuole dare un contributo serio, occorre seguire un’altra strada, ossia che il prossimo candidato a Sindaco, gradito da Bori, faccia proprio il documento oggi illustrato”. Infine Sbrenna ha ricordato che recentemente è stato eletto un nuovo rettore: “non commettiamo l’errore, come istituzione comunale, di animare forme di incomprensioni tra livelli istituzionali recentemente protagonisti del proprio futuro. Cerchiamo, invece, di favorire linee di comportamento collaborative, mettendo a confronto le varie realtà sulle strategie per superare le attuali criticità”. Bori ha ripreso la parola per sottolineare che l’odg non rappresenta assolutamente la volontà di commissariare un rettore ed un’istituzione come l’università. “Il documento è stato elaborato, infatti, ben prima del confronto tra i rettori e non riprende in alcun punto nessuno dei programmi elettorali dei candidati. Io credo, invece, che il Comune debba portare avanti necessariamente delle politiche per lo studio, sia su argomenti di sua diretta pertinenza (mobilità, biblioteche, ecc.) sia su quelli di competenza mista (orientamento, ecc.)”.
Baldoni ha detto di aver apprezzato il lavoro svolto da Bori, in qualità di delegato del Sindaco per le politiche dello studio, in questi 5 anni di legislatura. “Credo che l’odg sia legittimo nella presentazione, ma inopportuno, sia perchè recentemente è stato eletto un nuovo rettore, sia perchè la consiliatura comunale volge al termine. Dunque credo che questo atto, contenente molteplici spunti di dibattito, dovrebbe essere rivolto all’attenzione dei prossimi candidati a Sindaco”. Dunque Baldoni ha invitato Bori a ritirare l’atto, ritenendolo connotato da una eccessiva valenza elettorale. Cardone ha precisato che Commissioni e Consiglio Comunale sono legittimate ad operare fino a fine mandato, al fine di poter svolgere appieno il ruolo di indirizzo nei confronti delle azioni svolte dall’Amministrazione Comunale. Il Presidente ha reso merito a Bori di aver affrontato il tema del diritto allo studio a 360 gradi, indicando quanto è stato già fatto, ma anche le iniziative da assumere per il futuro. “Ritengo, quindi, che la proposta presentata oggi sia meritevole, perchè punta a migliorare la situazione attuale, mettendo in campo tutti gli interventi possibili sui temi più rilevanti”.




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