PERUGIA - Oggi, in una conferenza stampa che si è svolta a Palazzo dei Priori, la comunicazione dei primi risultati. Ulteriori approfondimenti tecnici saranno sviluppati nel workshop che si terrà giovedì 24 ottobre a partire dalle ore 9 a Villa Umbra. In quella occasione  il team di ricerca del progetto H2Power presenterà, in particolare,  i dati ottenuti dalla sperimentazione comparata fra i test di laboratorio e quelli ottenuti su percorso urbano.

 

Nel contesto della conferenza stampa è stato mostrato in Piazza IV Novembre il minibus Iveco Daily a idrogeno sul quale si sono svolti negli ultimi mesi i test sperimentali. Il bus era normalmente in esercizio a Orvieto con un motore a metano. Le modifiche effettuate al banco lavorando ad un motore identico hanno permesso di alimentarlo con una miscela di metano ed idrogeno al 30%. Durante i 4, 5 mesi di test in città, a pieno carico,  con diversi autisti alla guida, si è potuto verificare che  il motore a idrometano funziona come quello tradizionale a metano, ma con grandi vantaggi per costi ed emissioni. In particolare si registra una diminuzione pari a 80-90% di monossido di carbonio e di 20-40% di anidride carbonica rispetto al motore a solo metano, di per sé già una tecnologia meno impattante. Rilevante anche il tema del risparmio (l’idrogeno viene prodotto per idrolisi, in pratica dall’acqua).

Il progetto H2Power  è arrivato a conclusione dopo aver seguito il percorso indicato dalla Commissione Europea, che si è articolato in diverse fasi. In sostanza, è stato detto,  un progetto valido tecnologicamente, che si è avvalso dell’importante sinergia con il Dipartimento di Ingegneria dell’ Ateneo perugino,  della professionalità delle aziende che hanno partecipato e della competenza del coordinamento scientifico.

 

Alla conferenza stampa hanno partecipato l’assessore alla mobilità del Comune, Roberto Ciccone, l’assessore  provinciale Luciano Della Vecchia, rappresentanti di Umbria Mobilità e dei partner tecnologici: Egenerasrl, I&TC srl e Tamat Ong.

 

L’ASSESSORE CICCONE: “Le prospettive aperte da questa ricerca sono di grande valore scientifico, economico, sociale. Altro punto importante è che tutto il progetto si sia sviluppato nel nostro territorio, ma la sua ricaduta deve essere valutata a livello nazionale. Si deve osservare che il test non è stato condotto su normali automobili ma su un mezzo di trasporto di medie dimensioni,  e che si potrà quindi utilizzare questa tecnologia per la mobilità pubblica. Non è quindi una ricerca fine a se stessa, ma funzionale al miglioramento della [SI1] qualità della vita nelle nostre città”.

 

IL PROGETTO H2 POWER IN FUEL GAS NELLA SCHEDA DELLA COMMISSIONE EUROPEA

Nel quadro delle programmazioni della Commissione Europea istituite per la tutela dell’ambiente, il LIFE Environment Programme si propone il sostegno finanziario per supportare le progettazioni innovative e di maggiore interesse per la conservazione della natura. Il progetto H2Power è stato promosso nel LIFE Plus 2009 per accertare e dimostrare le potenzialità dell’idrogeno utilizzato come elemento combustibile finalizzato in particolare al trasporto pubblico.

 

La sperimentazione sviluppata attraverso un’articolata progettazione, ha analizzato l’uso di miscele a base di idrogeno e metano su un classico motore endotermico ciclo Otto, ottenendo come dati conclusivi una evidente e completa compatibilità dell’innovativo mix di carburante. In sintesi il progetto ha attuato quattro principali fasi di lavoro, suddivise in:

Fase di studio ex ante

 Ingegnerizzazione dell’impianto (elettronica+motore)

 Fase di test in sala motore

 Fase di test finale su strada

I test in sala motore si sono svolti presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Perugia. L’analisi ha previsto l’impiego di più miscele metano-idrogeno caratterizzate da diverse concentrazioni, con valore massimo di idrogeno immesso pari al 35% in volume.

Il progetto ha ottenuto conferma della fattibilità dell’uso dell’idrogeno come gas combustibile, impiegabile agevolmente in aziende di trasporto pubblico urbano, alle società con flotta interna o nei mezzi di pubblica utilità.

La sperimentazione si propone come indicatore tecnico scientifico al fine di rendere disponibile le tecnologie sviluppate ed il know-how acquisito per convertire con semplici modifiche, un veicolo euro zero ad automezzo ecologico.

Info:  www.h2power.it

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