Sabato 19 ottobre si svolgerà il secondo dei due forum promossi dal Consorzio URAT (Associazione fra gli Operatori turistici del Trasimeno) con il titolo "Problemi del territorio e nuova prospettiva di crescita" che aiuteranno ad approfondire le problematiche e capire le opportunità che offre il territorio lacustre e con l'obiettivo di redigere un documento d'indirizzo finale. Dopo quello di Magione, è la volta di Castiglione del Lago che ospiterà il forum dalle ore 9,30 presso la Sala dell'Investitura di Palazzo della Corgna: interverranno Silvano Rometti, Assessore all'Ambiente della Regione Umbria; Sergio Batino, Sindaco di Castiglione del Lago e Coordinatore del Sistema Turistico del Trasimeno; Mauro Agostini, direttore generale di Sviluppumbria; Giorgio Mencaroni, presidente provinciale Confcommercio; Giorgio Bacioccola, responsabile turismo Confesercenti Umbria; Mario Bravi, segretario regionale CGIL; Claudio Bendini, segretario regionale UIL; Augusto Raiconi, Presidente URAT. Il forum castiglionese sarà coordinato da Anna Mossuto, direttore del Corriere dell'Umbria.

«Il Trasimeno - ha dichiarato Augusto Raiconi durante la presentazione in Provincia - è una importante risorsa regionale. Il comprensorio del Trasimeno si è stabilizzato da alcuni anni intorno al milione di presenze all’anno. Più o meno lo stesso volume di presenze che fanno registrare i comprensori di Perugia e di Assisi e questo, nonostante le profonde differenze strutturali. Nostro obiettivo, non secondario, è valorizzare il Trasimeno come "mare degli umbri" e della bassa toscana: per fare questo serve stabilizzare il livello delle acque.  Il Trasimeno vuol compiere un salto di qualità che lo porti a raggiungere il milione e mezzo di presenze nei prossimi cinque anni. La complessità dei problemi da affrontare non possono essere affidati a singole istituzioni e meno ancora a iniziative estemporanee. Serve uno sforzo organico e il coinvolgimento di tutti i principali attori della nostra società».

Il Sindaco Batino ha individuato la viabilità come primo problema da risolvere augurandosi un intervento programmato di manutenzione delle strade. «Sono convinto - ha affermato - che il Trasimeno abbia le carte in regola per candidarsi come bene Patrimonio dell’Unesco, un riconoscimento che, se ottenuto, porterà prestigio e maggiore qualità ambientale»

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