CITTA’ DI CASTELLO - Le vittime civili del secondo conflitto mondiale: questo il tema scelto per il prossimo concorso dell’istituto “Venanzio Gabriotti” di Città di Castello, un’edizione speciale perché coinciderà con i settanta anni della Liberazione.

 

“Abbiamo scelto l’argomento - spiega il presidente Sergio Polenzani - per ribadire che le vere vittime della guerra sono sempre i civili, persone travolte da eventi più grandi che si trovano a subire le conseguenze di scelte fatte da altri. A distanza di settanta anni, guardando le cronache quotidiane, questa perversa dinamica non si è ancora spenta: bambini e persone inermi sono i bersagli delle forze contrapposte in campo. I giovani devono prendere consapevolezza con questa tragica modernità della guerra che ancora non ha inventato tecnologie in grado di proteggere gli innocenti. Anche Città di Castello pagò il suo tributo di civili durante il passaggio del Fronte quando l’esercito occupante e l’esercito di liberazioni erano a pochi centinaia di metri l’uno dall’altro. Ai ragazzi chiediamo di raccontare di nuovo quella storia perché nessuno la dimentichi”.

 

Il bando del concorso circoscrive testualmente l’indagine ai drammatici giorni del Passaggio del Fronte: “Settanta anni dalla Liberazione di Città di Castello: ricerche, documentazione, testimonianze sulle vittime civili di quel tragico periodo (Aprile-Agosto 1944)” e si rivolge in modo particolare agli alunni dell’ultimo anno della primaria di primo e secondo grado, pur prevedendo la partecipazione di eventuali altre classi.

 

Gli elaborati possono essere monografie, prodotti multimediali, ipertesti, testi unici anche manoscritti. La scadenza di adesione è stata fissata a mercoledì 30 aprile. Il luogo di consegna rimane la Biblioteca comunale in via degli Giulianelle.

 

“Le morti civili destano ancora una forte emozione in chi le ricorda” conclude Polenzani “Pian di Bruci, Meltini, Serra Partucci, Penetola, Falzano sono nomi tragici per la memoria collettiva: auspichiamo che la mobilitazione delle scuole sia intensa come negli anni precedenti e per coinvolgere gli studenti abbiamo suggerito un cineforum che li aiuti ad entrare nel clima di quel difficile periodo della storia nazionale”.

Condividi