Elio Clero Bertoldi
 

PERUGIA - L'assessore alla cultura Andrea Cernicchi ha consegnato ieri pomeriggio, al teatro Morlacchi, il premio del Dónca per la peruginità al campione sportivo Gianfranco Rosi. Il pugile umbro, che qualcuno ha soprannominato il Rocky Balboa del Grifo, nella sua lunga carriera sportiva (ha combattuto sino alla soglia dei 40 anni) ha sostenuto ben diciotto sfide mondiali tra WBO e IBF. Il poeta perugino Nello Cicuti gli ha consegnato una pergamena con una poesia in dialetto sulla boxe. Presente alla cerimonia, condotta dal professor Sandro Allegrini, anche l'allenatore del pugile, Giovanni Bocciolini.

I premi in precedenza sono stati attribuiti a scrittori (Vaime), uomini di teatro (Frondini), musicisti (I Solisti di Perugia), attori (Timi) mentre quest’anno, é la prima volta, il riconoscimento della peruginità é stato assegnato a uno sportivo, ex campione del mondo di pugilato. Rosi ha portato la cintura del mondo IBF.

Il pugile perugino é stato unico dei pochissimi italiani a conquistare un mondiale negli Usa, ad Atlantic City, nel 1989, contro Van Horn. Gianfranco Rosi ha difeso vittoriosamente il titolo in ben 11 incontri consecutivi ed ha disputato ben 18 mondiali. A nostro pugile anche il merito di aver portato avanti il nome e l’attività dell’Accademia del pugilato di Perugia.

Il suo palmarès ai massimi livelli conta il titolo mondiale dei superwelter WBC (anni 1987-88) e il mondiale IBF, nella stessa categoria, dal 1989 al 1994.

Straordinario anche il ritorno, dopo la soglia dei 40 anni, in cui Rosi dette prova di eccezionale longevità sportiva, unita a una passione indomita per il confronto e il desiderio costante di misurarsi con se stesso.

Allegrini ha sollecitato gli ospiti a ricordare aneddoti e storie dietro le quinte di questo pugile che ha raggiunto i vertici del mondo della boxe trascinato, soprattutto, dalla sua grande volontà e determinazione.

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