Desidero, a nome dell’Unione Province Italiane e mio personale, salutare con reverenza e umana simpatia Papa Francesco in occasione della sua visita in Umbria, cuore dell’Italia, nella ricorrenza del 4 ottobre”. Alla vigilia della visita papale in Umbria, il presidente dell’Upi, Antonio Saitta, rivolge il suo saluto di benvenuto a nome di tutte le Province italiane. “Papa Francesco nella terra di san Francesco – si legge nella sua nota - è un evento particolare per i suoi valori emblematici e rappresentativi perché il messaggio e le opere del santo di Assisi, nati tanti secoli fa, sono oggi di una modernità assoluta, rappresentano una strada già indicata nei secoli, ma valida ora più che mai, utilissima al nostro mondo in cui tutto appare vicino, ma dove la tecnologia non colma le solitudini, né conforta gli animi. Papa Francesco, venuto da lontano, ma figlio in origine del Piemonte e quindi dell’Italia, offre a tutti noi la sua serena, mite e forte speranza: siamo tutti confortati dalle sue parole e dal suo impegno e di questo non possiamo che essere grati”. A quelle di Saitta si uniscono le parole del presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, che nelle vesti anche di presidente dell’Upi umbra si fa interprete del sentimento che in queste ore pervade l’intera regione.

Le nostre comunità provinciali di Perugia e Terni – dichiara Guasticchi – sono consapevoli dell’unicità di questo evento, ricco di significati non solo religiosi, come testimoniano le centinaia di migliaia di persone, tra pellegrini e addetti all’informazione, che sono attesi per domani ad Assisi. Mai come in questo momento il ruolo del Santo Padre è avvertito come centrale negli eventi difficili e complicati che attraversano il nostro paese e l’intero pianeta. Il linguaggio universale d'amore e di pace con il quale fin dai primi attimi della sua nomina si è rivolto al mondo intero ha dimostrato di saper arrivare al cuore di credenti e non, senza lasciare alcuno nell’indifferenza. Le sue parole, ma soprattutto la sua condotta, sono capaci di scuotere le persone e smuovere le coscienze, indipendentemente dalla professione di fede. La nostra comunità regionale non può lasciarsi sfuggire una così preziosa occasione, che è anche un invito alla riconciliazione e ad una riflessione sui ruoli e le responsabilità che ciascuno riveste. La Provincia di Perugia – conclude Guasticchi - nell'accogliere Papa Francesco con la gratitudine che si deve a un uomo che non ha esitato a farsi con grazia un nuovo “minore”, avverte come condizione essenziale che l’intera comunità locale si ponga sulle orme di un Pontefice il cui tono fermo, la cui esortazione appassionata, il cui linguaggio chiaro e persuasivo sono in grado di aprire un cammino di pace oltre ogni barriera”.

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