(di Romano Carloni) -  (ANSA) - ASSISI - Sara' un viaggio lungo le strade segnate dallo spirito e dal carisma del Poverello quello
di Papa Francesco nella sua visita del 4 ottobre ad Assisi. Tocchera' i luoghi che hanno caratterizzato la vita del santo ma anche il percorso spirituale di "sorella" Chiara.
 

A partire dal santuario di San Damiano dove Francesco udi' la voce di Cristo e compose il Cantico delle Creature. Qui e' ancora quasi intatto il convento che fondo' Santa Chiara. Era in abbandono, quando il Poverello vi entro'. Alla vista della Chiesa volle entrarvi e pregare. Davanti al crocifisso inizia la sua preghiera verso il Signore e dalla bocca del Cristo: "Francesco, va' e ripara la mia casa che cade in rovina".

San Damiano fu comunque legato soprattutto alla figura di Santa Chiara che vi dimoro' dal 1211 al 1253. San Francesco vi sostera' piu' a lungo nel 1225 quando, stanco e malato, compose il ìCantico delle Creature. Nel santuario di San Damiano c'e' anche il dormitorio di Santa Chiara: uno spoglio e disadorno stanzone nel quale le prime sorelle si riposavano, distese su giacigli di paglia. Qui Chiara mori' la sera dell'11 agosto 1253.
 

Nel suo itinerario, Papa Francesco si fermera' anche nella sala della Spoliazione, nel vescovado, che richiama il gesto di spogliarsi delle vesti, avvenuto, in verita', all'esterno dell'episcopio assisano, proprio nella piazza antistante.
 

A testimonianza del filo conduttore che unisce le varie tappe dell'itinerario, e' la visita di Papa Bergoglio alla chiesa di Santa Maria Maggiore, a pochi metri dal vescovado.
 

Se la presenza di Francesco e' riscontrabile nei vari santuari di Assisi, l'omaggio principale alla sua vita e testimonianza e' la realizzazione della Basilica che porta il suo nome. Dopo due anni dalla sua morte frate Elia, il successore al comando dell'Ordine, riceveva in dono un appezzamento di terreno, fuori dalla porta occidentale di Assisi, dove si impiccavano i malfattori e percio' chiamato il Colle dell'Inferno. Su quel luogo sarebbe sorta la grandissima chiesa che avrebbe accolto le spoglie del Santo.
 

Dal vescovado San Francesco si era fatto portare, in barella, alla Porziuncola. Mori' sulla terra del suo "luogo" preferito. La mattina del 4 ottobre i compagni lo ricondussero in citta', passando da San Damiano, perche' Chiara e le sue compagne ne potessero baciare le stigmate.
 

Il 25 maggio 1230, la chiesa inferiore era ultimata e poteva esservi portato il corpo del Santo. Quella eretta da frate Elia fu la materiale e spirituale roccaforte del Francescanesimo. I due edifici sovrastanti, Basilica superiore e inferiore, sembrano alludere alla doppia vicenda della vita umana, nella fase terrena e dolorosa, poi in quella celeste e gaudiosa.
L'unione esprime anche il concetto tipicamente francescano che la perfetta letizia (Basilica superiore) puo' nascere soltanto sul sacrificio liberamente accettato (inferiore). Proprio da quest'ultima si accede alla cripta dove riposano le spoglie del santo. Nelle nicchie agli angoli sono state sistemate le tombe dei frati discepoli: Leone, Masseo, Rufino, Angelo.
 

Dalla Basilica di San Francesco dove verra' celebrata la messa in onore del patrono d'Italia il Papa, dopo il pranzo con i poveri alla Caritas di Santa Maria degli Angeli, si rechera' all'Eremo delle Carceri (che prende il nome dalle "celle" in cui vivevano gli eremiti). E' costruito sul luogo dove San Francesco e i suoi seguaci si ritiravano in preghiera.
 

All'interno dell'Eremo delle Carceri c'e' un cortiletto triangolare che ha al centro un pozzo da cui l'acqua sarebbe sgorgata secondo una leggenda per miracolo di San Francesco. La parte piu' suggestiva e' la grotta di San Francesco, con il letto di pietra su cui dormiva il santo e un masso sul quale
probabilmente Francesco sedeva per meditare e pregare. Oggi all'Eremo delle Carceri sono presenti due comunita': quattro Frati Minori e tre Clarisse Missionarie del Santissimo Sacramento (francescane).
 

Anche la cattedrale di San Rufino, con la suggestiva facciata romanica e' collegata con la vita del Poverello perche' qui si puo' ammirare il fonte battesimale dove ricevettero il sacramento Francesco, ma anche Chiara. A poca distanza dalla cattedrale, si trova la basilica di Santa Chiara, esempio di architettura gotica italiana del XIII secolo. Iniziata nel 1257 e consacrata nel 1265.
 

L'incontro di Papa Bergoglio con i giovani avverra' nella Basilica di Santa Maria degli Angeli che contiene la Porziuncola, punto di rifermento di tutta la vita di Francesco e della sua fraternita'. Per volere di papa Pio V , al fine di custodire le cappelle della Porziuncola e del Transito e il Roseto e altri luoghi resi sacri dalla memoria di San Francesco, e accogliere i tanti pellegrini che da ogni luogo si recano a visitarli, tra il 1569 e il 1679 viene edificata la grande Basilica di Santa Maria degli Angeli. Quando il santo giunse alla Porziuncola, la chiesetta umile e solitaria dedicata alla
Vergine Assunta era circondata da una selva di querce e giaceva in uno stato di quasi totale abbandono. Francesco la riparo' con le sue mani. E vi stabili' la sua dimora. Qui accolse i primi compagni e fondo' l'Ordine dei Frati Minori.
 

L'ultima tappa della visita papale e' il santuario francescano del Sacro Tugurio a Rivotorto d'Assisi. Questo sito, retto dai frati minori conventuali, e' importante perche' custodisce il "Tugurio" di San Francesco, umile dimora del santo e dei suoi seguaci, prima di ottenere dall'Ordine dei Benedettini il possesso della Porziuncola. Il Tugurio e' all'interno della chiesa ed e' formato da tre piccoli vani. La permanenza in questo luogo (1209-1211) di Francesco e dei suoi primi compagni di fede, segna una tappa fondamentale nella vita del santo. Infatti, Francesco detta qui la Prima Regola e chiama 'minori' i suoi discepoli.

 

Papa: Francesco 19° pontefice ad Assisi. Il primo fu Gregorio IX, sei le visite di Giovanni Paolo II
 

Papa Francesco sara' il 19° Pontefice che si rechera' ad Assisi. La prima visita fu di Gregorio IX il 26 maggio del 1228, ma si ricordano soprattutto
le sei volte di Giovanni Paolo II e i due viaggi di Benedetto XVI.
 

In alcune occasioni il Papa ha soggiornato a lungo in Assisi, anche per sei mesi come Innocenzo IV, nel 1253, e per due mesi, Papa Bonifacio IX, in fuga da Perugia nel 1392.
 

Nel piu' recente passato e proprio il 4 ottobre, nel 1962, alla vigilia del Concilio Vaticano II che inaugurera' una settimana dopo, l'11 ottobre, Papa Giovanni XXIII e' ad Assisi per implorare l'aiuto del santo sui lavori conciliari. Quel giorno, festa di San Francesco, patrono d'Italia, si mette in
viaggio in treno dalla stazione vaticana - come avrebbero fatto successivamente Giovanni Paolo II e Benedetto XVI - per Loreto ed Assisi per chiedere la protezione della Madonna e del Poverello. Papa Roncalli giunge ad Assisi nel pomeriggio, di ritorno dalla citta' marchigiana, quasi al tramonto, con un'incredibile partecipazione popolare. Arrivato nella Basilica di San Francesco, una sosta in preghiera davanti alla tomba del
santo che poi elogia dicendo che Francesco "aveva saputo attuare l'autentico 'ben vivere'. E' San Francesco che ha compendiato in una sola parola il ben vivere, insegnandoci come dobbiamo metterci in comunicazione con Dio e con i nostri simili. Questa parola da' il nome a questo colle che incorona il sepolcro glorioso del Poverello: Paradiso! Paradiso!".
 

Il legame stretto tra Assisi e i pontefici si rinnova con Giovanni Paolo II, che per sei volte si e' recato nella citta' serafica. Eletto il 16 ottobre 1978, rende omaggio a Francesco alcune settimane dopo, il 5 novembre. Una visita breve, di appena due ore, ma seguitissima dai fedeli. La sua seconda
visita ha una dimensione diversa. E' il 12 marzo 1982 e Papa Woytila e' in pellegrinaggio ad Assisi, presente l'intero episcopato italiano, in occasione dell'ottavo centenario della nascita di San Francesco. La terza visita - il 27 ottobre 1986 - e' stata storica perche' vi hanno partecipato, per la prima volta, i vari capi e rappresentanti delle chiese cristiane e comunita' ecclesiali e delle religioni nel mondo. E da allora si cita lo
'Spirito di Assisi', cioe' la capacita', mutuata da San Francesco, di favorire il dialogo e l'incontro nella citta', anche tra persone di diversa fede religiosa.
 

Riguarda ancora la richiesta di pace, in particolare per i Paesi della ex-Jugoslavia, la visita del 9 e 10 gennaio 1993, presenti i rappresentanti e delegati di altre comunita' ecclesiali cristiane ed esponenti dell'ebraismo e dell'Islam. In questa occasione, dopo tanti secoli, un Pontefice soggiorna in Assisi, nello spartano appartamento papale del Sacro convento.
Il 3 gennaio del 1998, nel suo pellegrinaggio alle popolazioni umbro-marchigiane, colpite dal terremoto del 26 settembre 1997, tocca anche Assisi e la Basilica di San Francesco, ferita dal sisma. Il Papa polacco si ferma a pregare sulla tomba del santo.
 

L'ultima visita di Giovanni Paolo II in Assisi e' del 24 gennaio 2002 quando invita ancora i capi delle religioni mondiali per invocare il dono della pace dopo i tragici eventi dell'11 settembre.
 

Sono state due le visite in Assisi di Papa Ratzinger. Il 17 giugno del 2007, Benedetto XVI si reca nei principali luoghi del francescanesimo mentre il 27 ottobre 2011 - nel venticinquesimo anniversario del primo incontro per la pace promosso dal suo predecessore - il Papa tedesco invita ancora in Assisi i rappresentanti religiosi di tutto il mondo come 'pellegrini di pace'.

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