A Castiglione del Lago convegno sui farmaci per le patologie reumatiche
E’ programmato per sabato 28 Settembre, con inizio alle 9.30 nel salone del palazzo della Corgna di Castiglione del Lago il convegno sulle “Terapie biotecnologiche in Reumatologia: necessità di prescrizioni appropriate e contenimento dei costi: quali soluzioni?”
E’ previsto un confronto tra pazienti, medici, farmacisti ed amministratori delle Regioni di Toscana ed Umbria.
“L’introduzione di terapie biotecnologiche per il trattamento delle patologie reumatiche infiammatorie croniche ha consentito di ottenere negli ultimi anni un consistente miglioramento della prognosi di tali patologie, grazie allo spegnimento della flogosi - osserva il Prof Roberto Gerli, responsabile della Struttura Dipartimentale di Reumatologia del S. Maria della Misericordia - che consente, nella grande maggioranza dei pazienti affetti, una prevenzione del danno articolare potenzialmente irreversibile”.
La grande efficacia di queste terapie si scontra, peraltro, con gli elevati costi che queste comportano nel trattamento cronico. “Da questo contrasto , in un momento di grave crisi che ha avuto ovviamente delle ricadute anche in Sanità - aggiunge il Prof Gerli - nasce i l’esigenza di trovare soluzioni che possano da un lato consentire l’accesso universale al trattamento farmacologico, dall’altro che facilitino il contenimento della spesa.”
Il convegno si propone di sottolineare l’importanza dell’appropriatezza prescrittiva, che resta uno dei fattori chiave da considerare, ma anche di esaminare altre soluzioni nel medio e lungo periodo e che possano trovare un punto di incontro tra conflittuali necessità.
Gli organizzatori, che hanno allargato la partecipazioni ed amministratori e professionisti della vicina Toscana, si propongono un confronto franco ed aperto, alla presenza di tutte le figure che ben conoscono tali problematiche.
A promuovere il convegno, le Associazioni dei Malati Reumatici dell’Umbria e della Toscana, che hanno avuto il merito di richiamare l’attenzione dei responsabili dei due Assessorati alla Sanità, oltre agli specialisti reumatologi ed ai farmacisti ospedalieri.
“Per noi medici che abbiamo vissuto tutte le fasi dei progressivi miglioramenti delle terapie nel tempo, l’arrivo dei farmaci biotecnologici - conclude il Prof. Gerli, che è anche il Presidente della Sezione Tosco-Umbra della Società Italiana di Reumatologia - è motivo di grande soddisfazione professionale dal momento che possiamo oggi ottenere miglioramenti della qualità della vita dei nostri pazienti, affetti ad esempio da artrite reumatoide o spondilite anchilosante, del tutto impensabili solo qualche anno fa. Ma come medici e come cittadini ci rendiamo conto delle grandi problematiche economiche: basti pensare che, a seconda del farmaco biotecnologico utilizzato, si può arrivare ad una spesa finale per paziente che può sfiorare i 13.000,00 Euro all’anno. Tutto questo comporta quindi la necessità di un dialogo che affronteremo con due Regioni, come Umbria e Toscana, che rappresentano una delle principali espressioni di buona gestione sanitaria nel panorama nazionale”.

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