PERUGIA - Anche a Perugia, come in altre sette piazze delle diocesi umbre (Assisi, Citta' di Castello, Foligno, Gubbio, Spoleto, Terni e Todi), si e' svolta ieri la "Notte di evangelizzazione" sul tema "Fede, perdono e riconciliazione", vissuta in preparazione delle celebrazioni francescane del 4 ottobre in Assisi con Papa Francesco, con l'omaggio della Regione Umbria dell'olio per la lampada votiva sulla tomba del Patrono d'Italia.

Nel capoluogo umbro, da piazza San Francesco al Prato a piazza IV Novembre e poi nella cattedrale di San Lorenzo per l'Adorazione eucaristica fino alle ore 2 di domenica 22 settembre, numerosi fedeli (in particolare giovani e famiglie), sacerdoti, religiosi e religiose hanno pregato e meditato sulla Parola di Dio con canti e testimonianze.

"L'arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti, il vicario generale mons. Paolo Giulietti, il francescano conventuale padre Massimo Vedova e la francescana diocesana suor Roberta Vinerba - riferisce una nota dell'archidiocesi - hanno evidenziato il significato dell'evento che ha unito nella preghiera e nel
ricordo di Francesco d'Assisi tutta l'Umbria. L'hanno fatto non a caso in due luoghi della citta' fortemente legati al francescanesimo, come ha ricordato lo stesso mons. Bassetti a inizio della "notte di evangelizzazione" sul sagrato della chiesa di San Bernardino in piazza San Francesco al Prato".

 

"Qui - ha detto il presule - c'e' la tomba di Sant'Egidio, uno dei fratelli e dei discepoli prediletti di San Francesco, un contadino semplice che il francescanesimo l'aveva assorbito fino nelle ossa. Poi raggiungeremo piazza IV Novembre e la cattedrale, dove c'e' il pulpito di san Bernardino, un altro francescano autentico. E di Francesco questa sera noi vorremmo imitare la sua preghiera, la sua gioia e il suo canto, perche' Francesco e' l'uomo del canto e tutta la sua vita e' stata un canto anche nei momenti difficili e di sofferenza, perche' chi e' che canta e' chi e' innamorato, chi ama, altrimenti il canto sono solo delle note, anche stonate, nella vita se non c'e' l'amore. Francesco e' il Vangelo vivente, e' l'uomo della pace, della poverta', ma e' soprattutto un innamorato di Cristo".

Mons. Bassetti, rivolgendosi ai giovani e alle famiglie che gremivano la piazza, ha detto: "Che la vostra vita, nonostante tutto, continui ad essere un canto e per poter cantare vi auguro di essere innamorati del Signore come lo fu Francesco.
Altre parole di esortazione e di incoraggiamento per i fedeli, l'arcivescovo le ha pronunciate in San Lorenzo: Andate e proclamate il Vangelo! E' il mandato che Gesu' ci ha affidato mentre saliva al Cielo. Ora tocca a tutti noi impegnarci dovunque c'e' bisogno di Cristo noi dobbiamo portare il Vangelo".

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