Dai cavalli salvati dal macello un aiuto ai malati di gioco
PERUGIA – “Il progetto di recupero dei malati di gioco attraverso i cavalli strappai al macello, alle corse clandestine e maltrattamenti approdera’ in Parlamento grazie ai deputati, Anna Ascani,Walter Verini (Pd) e Catia Polidori (Pdl) e dunque il governo verra’ sensibilizzato ulteriormente su quella che da tutti ormai e’ definita come una vera e propria piaga sociale che rischia sempre piu’ di incrinare la stablita’ e serenità di tante famiglie”. E’ quanto dichiarato questa mattina dal Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, subito dopo il taglio del nastro della 47° edizione della Mostra Nazionale del Cavallo in corso di svolgimento a Città di Castello direttamente nel proprio stand organizzato e gestito dallo Sportello a 4 zampe. “Qua la briglia”, questo e’ il nome del progetto pilota, primo Italia, che si sta avviando, su iniziativa della Provincia di Perugia, Adoc Umbria e Scuderia dell’Unicorno, per il sostegno delle persone vittime di ludopatia, stalking, mobbing, e altri disagi sociali attraverso cavalli provenienti da situazioni critiche di abbandono, maltrattamento, salvati dal macello o dalle corse clandestine, accolti e opportunamente riabilitati con ausilio di esperti e tecnici specializzati.
Cavalli sottratti ad un triste destino, dunque, a cui, come sottolineato da Catia Brozzi (responsabile della scuderia Unicorno, nonché madrina di Varenne nelle uscite alla Mostra del Cavallo di Città di Castello e all’Ippodromo San Paolo di Montegiorgio), si dà una seconda possibilità, affidandogli un’importante mission, quella appunto di restituire dignità e motivazioni a persone portatrici di un grave disagio. Nello specifico, come illustrato dall’esperta di equitazione integrata qualificata Equitabile Luisa Belletti, si vuole proporre un percorso in chiave equestre finalizzato al mantenimento delle capacità e alla motivazione "nel fare", fruendo della chiave empatica sociale del cavallo. In un ambiente tranquillo e deistituzionalizzato, si intende contrastare il rischio di emarginazione e di isolamento sociale, ma si vuole anche aumentare o ritrovare la propria autostima con attività stimolanti e di socializzazione, accompagnati nel percorso da tecnici di equitazione integrata e con il supporto di volontari. “Si opera a livello di emozioni e sensazioni – ha aggiunto Belletti – ma i risultati sono concreti”. “Testimonial di questo progetto innovativo che potrà avere importanti risvolti anche sociali ed economici e magari ridare fiducia e tranquillità a tante famiglie – ha proseguito Guasticchi - sarà il pluridecorato Iglesias, il cavallo di “San Francesco”, rapito e poi ritrovato, diventato il simbolo dell’ippica “made in Umbria”, plasmato, dall’allevatore di Assisi, Sergio Carfagna, e consacrato dal “re” degli allenatori, Holger Ehlert ai migliori livelli della generazione 2004, che tra l’altro ha corso gratuitamente con il logo della Provincia di Perugia”. “Condividiamo il progetto “Qua le briglie”, con cui Provincia di Perugia, Adoc Umbria e Scuderia Unicorno, aprendo un terreno nuovo e inedito di intervento – hanno precisato i deputatiAnna Ascani, Walter Verini e Catia Polidori - sensibilizzano l’attenzione sulla necessità di proteggere i cavalli forzatamente “dimessi” e, contemporaneamente, di impiegare gli stessi animali in chiave di recupero di persone con traumi da stalking, mobbing e ludopatie.” Per questo, i tre deputati, si impegneranno a sostenere, anche in sede parlamentare, il “progetto presentato ufficialmente, tra l’altro, opportunamente in occasione della 47.ma edizione della Mostra nazionale del cavallo di Città di Castello, sede quanto mai propria per la condivisione di un messaggio così elevato di amore per i cavalli nella loro simbiosi con l’essere umano.”

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