Il consigliere Andrea Lignani Marchesani (Fd'I) ha presentato una interrogazione sulla opportunità di far recedere o comunque far sospendere l’efficacia della decisione di Umbra Acque di modificare la scadenza dei pagamenti da parte dei cittadini da quadrimestrale a bimestrale tanto più se assunta, spiega Lignani, senza il coinvolgimento dell’Assemblea dei Comuni.

“Per gli utenti di Umbra Acque c’è una ulteriore sorpresa negativa che li aspetta: nell'ultima bolletta, infatti, è stata comunicata una nuova tempistica di fatturazione, che passerà nella stragrande maggioranza dei casi da una cadenza quadrimestrale a bimestrale. In pratica, sei bollette annuali invece di tre. Una decisione unilaterale che andava, invece, concordata con le associazioni dei consumatori e che produrrà aggravi di costi e di tempi per le famiglie umbre”. Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fd'I) annuncia una interrogazione a risposta imemdiata (question time) “sulla opportunità di far recedere o comunque far sospendere l’efficacia della decisione di Umbra Acque, tanto più se assunta, come sembra, senza il coinvolgimento dell’Assemblea dei Comuni, che andrebbe invece prontamente riunita se non fatto in precedenza”.

“Tre operazioni postali o tre operazioni bancarie in più – prosegue - che di questi tempi incidono sui bilanci dei ceti medi e bassi, per non parlare del tempo che si dovrà perdere per recarsi agli uffici postali per il pagamento. Non è chiaro – aggiunge - se ci saranno altri aggravi di costi fissi o di spedizione della bolletta, ma è evidente che tutto questo non può avvenire senza concertazione. Deve essere oltremodo chiarito se i Comuni siano stati coinvolti nella decisione o se invece questa è stata presa solo dai burocrati o dal socio privato”.

“È necessario – conclude Lignani - che l’Assemblea dei Comuni si riunisca immediatamente e che i sindaci facciano recedere management e Consiglio di amministrazione della società da questa decisione”.

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