ASSISI - Sono circa 500 i pellegrini provenienti da molte diocesi d'Italia e d'Europa che oggi hanno cominciato a percorrere a piedi i 40 chilometri tra Assisi, Valfabbrica e Gubbio sull'itinerario compiuto da San Francesco tra il 1206 e il 1207, dopo la scelta della "spoliazione" e la rinuncia all'autorita' paterna.
 

Si tratta del quinto Sentiero di Francesco, pellegrinaggio organizzato dalle diocesi di Assisi e di Gubbio con il patrocinio della Regione Umbria, la media partnership dell'associazione di giornalisti specializzati in temi ambientali Greenaccord onlus e il supporto del Consorzio Umbria&Francesco's way.

 

Obiettivo - si legge in un comunicato dei promotori dell'iniziativa - e' celebrare la Giornata per la Custodia del Creato, salutata dal Papa nell'Angelus di oggi. "Da uomo finalmente libero Francesco venne a Gubbio", spiega il vescovo, monsignor Mario Ceccobelli. "Abbiamo pensato – ha aggiunto - di riproporre quel cammino, che e' sia fisico sia interiore, legandolo al tema della riconciliazione. Con se' stessi, con i fratelli, con Dio, con il Creato".
 

 "Con questa iniziativa - spiega il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino - vogliamo ricordare il messaggio che Francesco ci ha dato quando si e' spogliato di tutto, quando e' diventato un uomo libero e dal cuore grande: dobbiamo imparare dove risiede il reale senso dell'esistenza. Dobbiamo imparare a godere di cio' che e' piu' in profondita' e non bearci dell'accumulo, del possesso e del dominio. Dobbiamo guardare agli altri con generosita' e apertura".
 

Il Sentiero si sviluppa in tre giorni. Oggi i pellegrini sono partiti da Assisi per arrivare a Valfabbrica da dove domani raggiungeranno l'eremo di San Pietro in Vigneto. Il terzo e ultimo giorno prevede l'arrivo a Gubbio, presso la chiesa di Santa Maria della Vittoria (detta della Vittorina), considerato il luogo dell'incontro fra San Francesco e il Lupo.

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