Il “Rinascimento” del Corciano Festival attraverso il Perugino
Si è conclusa domenica 18 agosto la 49° edizione del Corciano Festival con il tradizionale Concerto di chiusura in Piazza Coragino, quest’anno dedicato alla ‘pizzica’ con il gruppo Menamenamò di Spongano accompagnato dalla Corciano Festival Orchestra e al microfono la cantante di fama internazionale Ginger Aramansa Brew. Promosso e organizzato dall’Amministrazione Comunale e dall’Associazione Turistica Pro Corciano, il Festival ha registrato circa 17.000 presenze in 16 giorni, in incremento rispetto allo scorso anno.
La parola agli organizzatori
“Un’edizione da ‘tutto esaurito’: tra concerti, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, incontri con personaggi del mondo della cultura, dello sport e straordinario è stato l’incremento di pubblico nei cinque giorni delle rievocazioni storiche, il vero cuore pulsante del Corciano Festival, capace di trasformare Corciano in un bellissimo borgo del ‘400”. Questo il commento positivo unanime del Sindaco di Corciano Cristian Betti e del Presidente dell’Associazione Pro Loco Corcianese Filippo Castellani.
Ora l'attenzione degli organizzatori è da subito rivolta al prossimo anno, quando si celebrerà la 50° edizione. "Inizieremo da subito - sostengono in coro il Sindaco e il Presidente della Pro Loco - a lavorare affinché la 50° edizione sia memorabile, attraverso un'ampia partecipazione con tutta la comunità corcianese, cercando di alimentare un entusiasmo contagioso che è premessa imprescindibile affinché l'evento cardine della programmazione culturale di Corciano possa essere all'altezza delle aspettative".
“La manifestazione si basa in gran parte sul sostegno volontario dei corcianesi che lavorano tutto l’anno per offrire una qualità sempre più alta” aggiunge il direttore artistico del Festival Antonio Pagana “Il valore aggiunto di quest’edizione è stato proprio l’alta qualità degli spettacoli, curati nei dettagli e prodotti dal Festival”.
50 gli eventi tra mostre, spettacoli teatrali e musicali, presentazioni di libri e rievocazioni storiche. Ed ancora incontri con illustri personalità grazie alla sezione “I Salotti de l’Umbria del cuore”, tra cui l’incontro d’apertura del Festival con il direttore del Festival di Spoleto Giorgio Ferrara e il direttore del Todi Festival Silvano Spada e lo speciale evento per “Perugia2019”, incontri che hanno visto Corciano protagonista attiva della realtà artistica e culturale umbra.
Importante il ritorno di Maurizio Schimdt con i due spettacoli inediti “Mistero Buffo” di Dario Fo e “La Mandragola” di Niccolò Machiavelli, prodotti appositamente per l’occasione da Farneto Teatro e Corciano Festival. Le produzioni hanno proposto uno sguardo giocoso e carico di affetto verso il teatro dei tempi del Perugino registrando il tutto esaurito per ciascuna delle tre repliche.
Grande successo di pubblico per il concerto dei Micrologus in Piazza Coragino e per quello di Gabriele Mirabassi con la Corciano Festival Orchestra al Teatro della Filarmonica.
Vasta l’affluenza anche per le mostre CON ORO E COLORI PREZIOSI E BUONI nella Chiesa di San Francesco (aperta al pubblico fino al 20 ottobre) e per MALIZIE SUL PERUGINO, il progetto di arti visive contemporanee sul tema del Perugino distribuita su tutto il borgo, articolato in due categorie: Premio Corciano di Pittura e Scultura ed una “fuori concorso” in cui artisti di larga fama sono stati chiamati a realizzare un’opera appositamente per il Premio e sul tema, “Malizie sul Perugino”.
La costante e numerosa partecipazione del pubblico premia quindi il Corciano Festival, che si conferma tra le più importanti manifestazioni estive umbre.
I VINCITORI DEL PREMIO CORCIANO PITTURA E SCULTURA 2013
Quest’anno straordinariamente su invito, il Premio Corciano Pittura e Scultura ha raccolto giovani artisti under 35 (individuati dai curatori del Premio Corciano Andrea Baffoni e Francesca Duranti) fra pittori, scultori, fotografi ed installatori, impegnati a svolgere un’opera sul tema MALIZIE SUL PERUGINO.
La Giuria del Premio composta da: Lorenzo Pierotti, Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Corciano, delegato del Sindaco Cristian Betti; Filippo Castellani, Presidente dell’Associazione Turistica Pro Loco Corcianese; tre esperti nominati con decreto del Sindaco n. 28/2013: Massimo Duranti, Antonio Carlo Ponti e Alessandra Tiroli, ha raggiunto il seguente giudizio:
In riferimento ai cinquecento anni della realizzazione della Pala dell’Assunta di Pietro Vannucci, detto “Il Perugino”, si è richiesto ai giovani artisti di esprimere suggestioni ispirate al tema “Malizie sul Perugino”.
In occasione dello stesso evento e in considerazione dell’elevato livello degli artisti partecipanti, la Giuria ha proposto di istituire un ulteriore premio acquisto del valore di € 300,00, di cui si farà carico l’Associazione Pro Loco Corciano.
Primo premio (premio acquisto di € 1.000,00) all’opera Le Mi’Donne di Gennj Trentini per la totale aderenza al tema “malizie” dell’opera, ironicamente intelligente perfino del titolo dialettale, realizzata in una vasta area iconografica, sfruttando lacerti simbolici e pluricromatici, tutto trasformato in racconto dove moderna sensibilità si unisce a nostalgie di figurazione antica.
Secondo premio (premio acquisto di € 700,00) all’opera Pantoni, tavola cromatica dell’assunzione, di Stefano Baldinelli per l’ardita e modernissima adesione al titolo dell’omaggio al Perugino Con oro e colori preziosi e buoni, costruendo nel suo Pantoni la gamma di pigmenti puri e foglia oro, dimostrando come con il minimalismo acuto di mente può esprimersi la grandezza della pittura.
Terzo premio (premio acquisto di € 500,00) all’opera Apollo e Dafni Riversati di Natascia Becchetti
per la scelta della fotografia digitale, dove l’artista ha immesso la ricostruzione di un mito dal fascino oscuro e tragico, rovesciando personaggi e attualizzando nodi ancestrali di bellezza e di crudeltà.
Premio Associazione Turistica Pro Loco Corcianese (premio acquisto di € 300,00) all’opera Perpetui moti di raccoglimento di Sara Sargentini per l’alta fantasia nel dettare i ritmi all’installazione, elevata in uno spazio suggestivo ma difficile, fino a ottenere una lirica occupazione dei vuoti e dei pieni, in totale abbandono tecnico e psicologico.

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