Umbria Mobilità. I sindacati spiegano le ragioni dello sciopero del 7 agosto
Le Segreterie Regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Faisa-Cisal e Orsa proclamano per il prossimo 7 agosto 2013 una prima azione di sciopero di 4 ore di tutto il personale di Umbria Mobilità. Questo perché si sono rivelati vani sia il tentativo di conciliazione effettuato il 10 luglio u.s. in prefettura a Perugia, sia la sollecitazione effettuata lo stesso giorno agli Enti proprietari mediante una nota scritta, ad oggi ancora priva di riscontro.
Le modalità con cui verrà effettuato lo sciopero sono le seguenti:
Personale addetto al trasporto urbano ed extraurbano su gomma, al personale addetto al servizio di navigazione sul Lago nonché al personale addetto alla mobilità alternativa (Scale Mobili e Minimetrò) dalle ore 17.30 alle ore 21.30;
Personale degli impianti fissi e amministrativi di tutte le aziende del Tpl le ultime 4 ore del turno/prestazione;
Personale addetto al servizio Ferroviario di Umbria Tpl e Mobilità dalle ore 17.30 alle ore 21.30.
Per quanto riguarda le ragioni dello sciopero, le Organizzazioni Sindacali rivendicano il diritto di:
determinare le opportune garanzie industriali, occupazionali e reddituali da inserire nel bando di gara in via di definizione per l’individuazione di un partner industriale, mediante la sottoscrizione di un protocollo di intesa, rispetto al quale era già stato assunto, da parte degli Enti proprietari, un impegno in occasione dell’incontro tenutosi in azienda lo scorso 6 giugno 2013;
ricevere le opportune rassicurazioni rispetto alla sussistenza di pesanti e gravi incertezze rispetto alla situazione economico-finanziaria dell’azienda, tali da mettere in discussione la possibilità che si possa portare a compimento il processo di aggregazione con il partner industriale in via di individuazione, visti i tempi non brevi necessari per tale operazione; è in gioco la continuità aziendale;
garantire al personale modalità e tempistiche di pagamento delle retribuzioni in linea con i dettati contrattuali e più in vicine alle loro necessità.
Umbria Mobilità è una delle più grandi aziende del settore a livello nazionale, nonché una delle più grandi in assoluto a livello regionale, e la circostanza che alla manifestazione di interesse abbiano risposto, fino ad oggi, 4 grandi gruppi a capitale pubblico europei e italiani, dimostra che l’azienda, al netto della grave situazione economico-finanziaria, ha enormi potenzialità.
Per questo motivo le Organizzazioni Sindacali dicono basta! Basta alle strumentalizzazioni effettuate sulla pelle dei dipendenti da parte di coloro che utilizzano la situazione aziendale per meri (e beceri) scopi politici! Basta alle assunzioni di impegni che poi vengono disattesi; chi non è in grado di rispettare gli impegni assunti deve responsabilmente fare un passo indietro! Basta alla demagogia di coloro che sistematicamente ritornano sul problema e sulle cause che lo hanno generato (purtroppo ben note) senza però essere in grado di offrire soluzioni realizzabili! Basta al balletto delle responsabilità e allo scarica-barile; coloro che non sono in grado di assumersi le loro responsabilità devono fare responsabilmente un passo indietro!
Se Umbria Mobilità si trova in questa situazione, che non può essersi certamente generata nel poco tempo che è trascorso dalla fusione ma che, indiscutibilmente, secondo le organizzazioni sindacali, parte da molto lontano rispetto a tutte le 4 aziende in essa fuse, la responsabilità è di tutti coloro hanno amministrato (direttamente e indirettamente) le stesse aziende e le istituzioni in passato, nonché di coloro che dai banchi dell’opposizione avrebbero dovuto effettuare un’azione di controllo più incisiva; troppo comodo e troppo facile “svegliarsi” ora.
Le Organizzazioni Sindacali chiedono che tutti i soggetti interessati facciano responsabilmente la loro parte, assumendo quale unico obiettivo comune la messa in sicurezza dell’azienda, affinché sia garantita la continuità dei servizi, dell’occupazione e del reddito sia dei dipendenti diretti, sia dei dipendenti dell’indotto.
A tale proposito, è fondamentale che:
gli Enti Locali che usufruiscono dei servizi di Umbria Mobilità si impegnino a pagare regolarmente (e puntualmente) i corrispettivi dovuti (per fortuna il problema non riguarda tutti gli Enti Locali);
la Regione Umbria, grazie alla quale si è potuta garantire, fino ad oggi, continuità all’azienda a seguito delle risorse aggiuntive messe in campo, deve assumersi l’onere di ricapitalizzare Umbria Mobilità per i restanti 20 milioni di euro, garantendo sia economicamente, sia politicamente l’azienda stessa; è del tutto evidente che se gli stessi Enti proprietari dimostrano di non avere fiducia sulle possibilità di salvezza dell’azienda, rimane difficile pensare che altri possano averla, ad iniziare dagli istituti di credito coinvolti;
si garantisca una partecipazione pubblica (significativa e duratura) nell’azienda che sarà oggetto del bando di gara;
si diano le opportune garanzie, anche mediante patti parasociali, rispetto ai servizi, all’integrità dell’azienda, e al fattore lavoro.
A partire dal prossimo 7 agosto le Organizzazioni Sindacali riprenderanno, con questi obiettivi, un percorso di mobilitazione di tutto il personale!

Recent comments
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago