Todi/ La proprietà cambia idea: niente terreno per il depuratore
Soddisfazione nell’apprendere che la proprietà della Fornace Toppetti non è più disponibile a cedere il terreno per la realizzazione del depuratore per la città di Todi.
Si tratta di una conferma molto importante che ci è pervenuta direttamente dall’azionista di maggioranza della nota Società produttrice di laterizi che intelligentemente ha voluto così smarcarsi da una situazione, diciamo imbarazzante, che fino ad alcuni giorni fa la vedeva oggetto di insistenze da parte di alcuni politici e amministratori locali che le “consigliavano” di ospitare il sito del depuratore all’interno della cava.
Ancora però non bisogna abbassare la guardia, a quanto sembra l’Amministrazione comunale ora è intenzionata a far realizzare il depuratore a Cascianella, dove verrebbe costruita una struttura ben sette volte maggiore di quella già esistente. I cittadini devono sapere che l’area è sempre quella. Dentro o fuori del perimetro della fornace, le problematiche per i residenti al quartiere Cappuccini non cambiano.
Si andrebbero infatti a sommare i problemi di due aziende che, secondo il ministero della Salute, rientrano nell’elenco delle industrie insalubri, la fornace appartiene alla seconda classe mentre gli impianti di depurazione sono classificati, addirittura, come prima classe. Infatti non sono da sottovalutare neanche i rischi di una contaminazione biologica che può essere favorita dalle particolare condizioni che si possono creare nell’area.
Per una serie di motivazioni, fra cui quelle appena citate, continuiamo a sostenere la necessità che le autorità competenti individuino il sito per il depuratore laddove non ci siano insediamenti urbanistici.
Comitato per il Verde di Cappuccini

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