All'indomani della presentazione ai sindacati della proposta del piano di dotazione organica della nuova azienda sanitaria, interviene il direttore generale della Usl Umbria 1, Giuseppe Legato. ''Nonostante con le recenti riforme legislative - spiega Legato in una nota - non esista un obbligo specifico in tal senso, abbiamo inviato alle organizzazioni sindacali la proposta di dotazione organica dell'azienda, al fine di avviare un confronto costruttivo prima di assumere qualsiasi decisione definitiva al riguardo ed oggi, infatti, abbiamo iniziato a ricevere le prime osservazioni che non mancheremo di approfondire''. ''Con la premessa che per contratto nazionale i medici vengono assunti con la qualifica di 'dirigenti', preciso - sostiene ancora Legato - che i dirigenti medici previsti nell'organico dalla nuova Usl Umbria 1, compresi quelli di struttura complessa, sono 703, cioe' il 17,53% del personale complessivo. Il personale sanitario, che comprende infermieri, operatori socio-sanitari e ausiliari, fisioterapisti, logopedisti, ostetriche, tecnici di radiologia e di laboratorio e tecnici della prevenzione, rappresenta circa il 60% della dotazione organica complessiva, mentre il numero dei dirigenti amministrativi corrisponde allo 0,47%, e non arriva al 10%, dato in linea con la media nazionale, neppure volendo considerare tutto il personale amministrativo. Chiarita la terminologia (dirigenti sono tutti coloro che vengono assunti al termine di un percorso di studi complesso comprensivo di laurea e specializzazione, quindi medici, biologi, veterinari), anche i numeri possono essere letti e interpretati correttamente. Non si puo' piu' parlare ne' di esubero di figure apicali ne' di esubero di altre figure professionali. La proposta presentata alle organizzazioni sindacali e' semplice e per nulla confusa, in quanto prevede la diminuzione dei direttori di struttura complessa (gli ex primari) e il contestuale aumento dei professionisti medici, al fine di garantire un'offerta sanitaria adeguata ai bisogni dei cittadini. Nella logica della riorganizzazione aziendale che e' in corso, - conclude Legato - e nel rispetto dei principi normativi che impongono di non aumentare le dotazioni organiche e la relativa spesa, la dotazione organica proposta dall'azienda mira in modo palese ad incrementare alcune figure professionali come quelle dedicate alla riabilitazione, in considerazione anche dei nuovi bisogni assistenziali connessi all'invecchiamento della popolazione, a cui si collegano l'apertura di nuove strutture dedicate all'assistenza per questa fascia di popolazione''.
 

Condividi