La richiesta di eliminare la plastica dalle mense scolastiche comunali perugine, avanzata attraverso una istanza sottoscritta da oltre 800 cittadini, ha ottenuto un primo significativo risultato: il sindaco Wladimiro Boccali (affiancato dall’assessore Monia Ferranti e da Fabio Zepparelli dirigente del servizio) ha incontrato ieri pomeriggio (lunedì 3 giugno) nella Sede municipale i promotori dell'iniziativa per un primo scambio di idee e una definizione delle posizioni.

Per l’eliminazione delle stoviglie di plastica dalle mense (e il ritorno alla ceramica) saranno numerosi i nodi da sciogliere: a) le ex-cucine delle scuole dove oggi sono usati i piatti di plastica hanno subito un cambio di destinazione; b) le lavastoviglie ivi presenti sono state utilizzare come fonti di pezzi di ricambio per le altre ancora in uso; c) il quadro economico del bilancio comunale è in forte contrazione.

 

Al termine del colloquio (svoltosi in un clima di cordialità) è emerso l’impegno, da parte del Comune di Perugia a:

-         convocare entro i primi giorni del mese di luglio un  “tavolo di lavoro tecnico ”dove  il Comune inviterà alla discussione gli addetti ai lavori;

-         chiedere consulenza all'Arpa (Agenzia di protezione ambientale) per fare alcune analisi a campione sui piatti e verificare il livello degli eventuali “rilasci” nei cibi;

-         consultare linee in materia di ristorazione scolastica adottate da altre regioni e altri comuni;

-         iniziare una verifica con l’Associazione temporanea di imprese che gestisce attualmente il servizio di refezione scolastica a Perugia per la ricerca di soluzioni condivise.

 

Da parte della rappresentanza di Ideazioni civiche (promotrice della raccolta firme) composta da Luisa Mattoni e Roberto Pellegrino (con Riccardo Bistocchi in rappresentanza del comitato mensa della scuola primaria Collodi di S. Sisto) è stato ribadito che:

-         al “tavolo di lavoro tecnico” partecipi una delegazione di genitori;

-         le persone esperte vengano invitate sulla base di un elenco condiviso

-         va fatto ogni sforzo per non avere scuole di serie A (con stoviglie in ceramica) e scuole di serie B (con la plastica) già dai primi mesi del prossimo anno scolastico;

-         che la raccolta di firme continuerà anche allo scopo di sensibilizzare un numero crescente di persone alla necessità di politiche locali in tema di alimentazione e salute in coerenza con gli orientamenti dell’Unione europea e del Ministero della salute italiano.

 

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