La "Via del cioccolato" per uscire dalla crisi
Si sono dati appuntamento alla Camera di Commercio di Perugia i rappresentanti istituzionali di cinque Paesi dell’UE (Belgio, Inghilterra, Francia, Spagna oltre all’Italia) e di cinque Camere di Commercio italiane per i territori storici del cioccolato italiano: Ragusa con lo storico distretto cioccolatiero di Modica, ma anche Cuneo, Torino, oltre a Perugia e Terni. Per la prima volta, un tavolo tecnico internazionale si è messo al lavoro per costituire, punto per punto, quella che sarà l’Associazione Internazionale “La Via del Cioccolato”, con sede a Perugia presso l’Università dei Sapori (altro partner importante), e con Perugia città promotrice e capofila, grazie alla CCIAA locale, grazie ad Unioncamere Umbria e nazionale, e e grazie al lavoro di anni nel settore del cioccolato artigianale, con il network intercamerale Cioccolati d’Italia e con Fine Chocolate Organization.
Perugia vera “capitale del cioccolato” anche nel saluto di Giorgio Mencaroni che ha aperto i lavori di martedì in Camera di Commercio, “non solo per le realtà storiche industriali come la Perugina o per soggetti come Eurochocolate che da soli muovono milioni di turisti, ma anche per la costellazione di piccole realtà d’eccellenza che ne ha fatto un polo dell’agroalimentare di settore, il famoso Distretto del Cioccolato di Perugia”. “Dalle mie esperienze all’estero” ha augurato Mencaroni, passando la parola agli altri “realtà come i musei del cioccolato hanno un successo a dir poco impensabile”.
Su questa idea ispiratrice di è mossa la rete di istituzioni, camere di commercio, associazioni, movimenti, soggetti privati italiani ed europei che si è costituita nell’Associazione Internazionale “La Via del Cioccolato” (la firma dell’atto costitutivo avverrà il 22 luglio). E proprio a Perugia si è svolto il primo tavolo tecnico-operativo per proporre al Consiglio d’Europa (in particolare all’Istituto Europeo degli itinerari culturali) un itinerario europeo del cioccolato. A settembre, la candidatura effettiva dell’Itinerario europeo del Cioccolato, da parte dell’Associazione costituitasi nel capoluogo.
“In un momento di forte crisi per l’identità europea” ha illustrato Penelope Denu, che guida l’Istituto Europeo degli itinerari culturali “creare un’identità comune, avvicinare le popolazioni di diversi Paesi, è sempre più importante, perché l’Europa non sia solo fatta di anonime effigi sulle banconote”. Strumento principe per la coesione, il turismo e la ricettività: niente di meglio che un itinerario europeo sulla scorta dei 23 già esistenti (alcuni esempi famosi: il Cammino di Santiago di Compostela, le Vie Francigene, le Rotte die Vichinghi). Dopo gli interventi di Penelope Denu ed Eleonora Berti (Istituto Europeo degli itinerari culturali) hanno presentato le loro specifiche realtà nel settore ‘cioccolato’ tutti i partecipanti, dall’Istituto Latinoamericano ai paesi Francia, Belgio, Spagna, Regno Unito, alle Camere di Commercio di Ragusa, Cuneo, Torino e a Unioncamere, a soggetti privati come Eurochocolate con il direttore generale Bruno Fringuelli. La Regione Umbria, dal canto suo, con Ciro Becchetti (Assessorato Turismo e Cultura) ha ribadito forte interesse e sostegno pieno alla nascita di un itinerario europeo del cioccolato. Una volta – verosimilmente – approvato, l’Itinerario europeo del cioccolato si tradurrà in percorsi e pacchetti turistici, realtà museali e dimostrative, manifestazioni, iniziative di degustazione e laboratori di formazione. “Nonostante la crisi del turismo” ha detto Penelope Denu “il turismo culturale conosce un vero e proprio boom”. Nel pomeriggio gli ospiti nazionali e internazionali hanno brindato, dopo la giornata di lavori, assieme alla Fondazione Perugiassisi 2019, a Palazzo della Penna.

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