di Giuliano Brandoni.

Il 13 dicembre 1969, il giorno dopo la strage di Piazza Fontana Sandro Pertini, allora Presidente della Camera, accorso a Milano per portare la solidarietà del Parlamento alle vittime e alla città si vide pararare davanti il Questore Guida che gli porgeva la mano, con gesto sprezzante Pertini gliela rifiutò. Non senza motivo visto che l' ossequioso questore era stato durante il ventennio direttore della colonia penale di Ventotene dove il futuro Presidente della Repubblica e tanti altri anitifascisti erano reclusi. Solo un esempio perché salendo o scendendo " per li rami" dai processi ai partigiani negli anni 50 alle giornate di Genova del 2001, dove i capi e i responsabili di quelle giornate e della " mattanza" della scuola Diaz hanno ricevuto (dopo processi farsa) onori e promozioni è evidente che negli " apparati dello Stato" e tra i " servitori della Patria non c'è mai stata la necessaria BONIFICA DEMOCRATICA, anzi certe culture, certi" valori" sono serviti per far carriera. Ora che un cialtrone qual' è Vannacci giri il paese a " squittire" (è il verso dei topi) bestialità e turbe di cretini accorrano ad ascoltarlo più che indignazione dovrebbe regalarci domande...i " maestri della democrazia"  (intellettuali, giornalisti,  " schleinati" d' ogni rito), insomma quelli con la doppietta caricata a stupore e indignazione, dovrebbero arrossire non per rabbia ma per vergogna.

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