di Gian Filippo Della Croce.

E così come avevamo previsto si è realizzato l'abbraccio tra Bandecchi e Tajani per una candidatura del sindaco di Terni alle elezioni europee di giugno. L'intesa tra Foza Italia e Alternativa Popolare quindi può rappresentare il primo gradino di una intesa organica fra i due partiti per la realizzazione di quel “grande centro” di cui si favoleggia da qualche tempo e che ò molto caro al presidente di Forza Italia. Obiettivo : raggiungere almeno quel 10% che consentirebbe all'intesa di tentare l'elezione di suoi rappresentanti al parlamento europeo. Ma il fatto rappresenta anche qualcosa di più, ovvero la sempre più solida presenza di Alternativa Popolare nel contesto della politica locale e ora nazionale. Tajani e Bandecchi infatti non nascondono l'ambizione di essere i fondatori di una nuova proposta politica centrista che guarderebbe anche al partito di Renzi. Come è noto una eventuale elezione di Bandecchi in Europa non sarebbe incompatibile con l'attuale carica di sindaco di Terni e certamente in caso di elezione accrescerebbe ancor più il prestigio del funambolico imprenditore livornese, favorito anche dall'attuale basso livello dell'offerta politica. Si può inoltre a questo punto non essere più sorpresi dall'esordio in politica di Bandecchi visti i notevoli quanto rapidi risultati dell'azione politica di Alternativa Popolare. Sullo sfondo restano numerose le promesse elettorali fatte alla città ma siamo sicuri che il livornese le saprà gestire abilmente a proprio vantaggio, ancor più se fosse eletto in Europa. Insomma ormai la presenza nonchè l'iniziativa di Alternativa Popolare non si può più considerare un “fenomeno”, Alternativa Popolare ha definitivamente trovato la sua casa ed è quella di centrodestra, cadono quindi le illusioni di chi a sinistra in Umbria  si era illuso, dando vita anche a progetti di intesa con AP, di poter instaurare un dialogo con Bandecchi utile a costruire una possibile alleanza in funzione di un'agognata rivincita sul centro destra, il che aumenta i grattacapi di un centrosinistra e di un PD in particolare,  che vede allontanarsi sempre più la possibilità di invertire la deriva che lo attanaglia. Se in Umbria si vuole cambiare il PD deve prima di tutto liberarsi di certi strateghi responsabili del suo attuale declino.

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