“Non siamo in cerca di attenzione e non ci interessano le provocazioni politiche, le nostre proposte sulla riforma sanitaria regionale hanno il solo scopo di contribuire a migliorare la qualità dei servizi offerti a cittadini umbri, in un contesto di contrazione delle risorse: pretendiamo rispetto e auspichiamo un confronto serio, in assenza del quale siamo pronti a portare il nostro documento fino in Consiglio regionale”. Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Luca Barberini, Eros Brega e Andrea Smacchi (PD) replicando a quanto dichiarato (http://goo.gl/2NaFw [11]) dall’assessore regionale alla sanità, Franco Tomassoni, circa le misure di riordino e razionalizzazione del servizio sanitario regionale da loro presentate.

“Siamo sorpresi dalla presa di posizione dell’assessore Tomassoni – affermano Barberini, Brega e Smacchi – e sconcertati dai toni utilizzati, oltre che dal modo in cui ha voluto renderla nota, visto che durante la riunione del gruppo consiliare non ha fatto alcuna osservazione, limitandosi a dire che avrebbe preso in esame le nostre idee: dovrebbe avere maggiore rispetto delle idee e delle proposte degli altri, perché tutte possono contribuire ad arricchire il dibattito e la sintesi. Per quanto ci riguarda – aggiungono -, siamo pronti ad appoggiare i cambiamenti necessari senza preconcetti e senza arroccamenti territoriali, ma non vogliamo riforme calate dall’alto, come ha giustamente rilevato la stessa presidente Marini in un recente confronto con il Governo: qui dovrebbe essere fatto altrettanto”.

A giudizio dei tre esponenti del PD la riorganizzazione presentata dalla Giunta regionale “non incide profondamente sulla riduzione dei costi, mentre gli ultimi tagli annunciati dallo Stato ci impongono un ulteriore passo in avanti e una riforma vera, tesa a dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini e alle esigenze di razionalizzazione, e non una modifica parziale utile ad accontentare direttori, consulenti e commissari. Basta inutili doppioni, basta inutili proroghe: dobbiamo agire ora con forza, ottimizzando le risorse, per evitare di dover chiedere domani agli umbri ulteriori sforzi per sostenere il servizio sanitario regionale. Le nostre proposte – sottolineano Barberini, Brega e Smacchi – vanno proprio in questa direzione e hanno già trovato diversi riscontri positivi, oltre ad attestazioni di stima e di condivisione provenienti sia dalla società civile sia da chi opera nel mondo della sanità”.

Barberini, Brega e Smacchi si rivolgono poi ad "alcuni sindaci di cui registriamo il protagonismo, da ultimo quello della città Perugia (forse anche a titolo di presidente Anci), a cui sommessamente ci permettiamo di ricordare che il senso di responsabilità non si misura soltanto nel sostenere la presenza di due aziende sanitarie regionali e due aziende sanitarie ospedaliere, ma anche nel promuovere una riforma veramente utile a garantire una sanità pubblica efficiente e accessibile per tutti. Al Partito democratico, alle forze di centro sinistra e a tutta la comunità regionale – concludono i tre esponenti del PD -, chiediamo di avere più coraggio e di aprirsi a un confronto autentico per arrivare a scelte davvero incisive e condivise, come chiesto dallo stesso segretario del Pd Bersani, in una recente intervista, per superare insieme il difficile momento storico che stiamo vivendo”.

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