L'ennesimo affronto consumatosi ieri pomeriggio con l'assenza della dirigenza di Basell all'incontro con le rappresentanze dei lavoratori e delle lavoratrici della chimica ternana è il segno inequivocabile del potere ricattatorio che l'azienda intende esercitare nei confronti di tutto il nostro territorio, potere a cui è ormai urgente opporre le ragioni dell'interesse collettivo, dei beni comuni e del lavoro.

In questo senso è da valutarsi positivamente il segnale dato dal Sindaco di Terni, che a seguito dell'incontro con le rappresentanze dei lavoratori di Basell ha ribadito in Consiglio Comunale che la destinazione d'uso industriale degli impianti del polo chimico non sarà mai messa in discussione, scongiurando almeno per ora le ipotesi di speculazione edilizia avanzate da ben noti ambienti locali.

Perché questo impegno assuma tutta la sua effettività è però necessario, a nostro avviso, attuare un deciso cambio di strategia nei confronti dell'azienda, invertendo i termini del confronto e mettendo esplicitamente in discussione il suo diritto alla proprietà sugli impianti del polo chimico, impianti che l'azienda stessa sta riducendo ad un rottame; infatti, se da una parte è vero che l'industria può produrre e svilupparsi nelle aree industriali ad essa dedicate, dall'altra è ancor più vero che le aree industriali esistono solo se vi sono presenti industrie che producono e si sviluppano.
A questo scopo evidentemente Basell non è più utile alla città.

Nell'ordine del giorno proposto ai lavori del Consiglio Comunale di Terni di Martedì dal gruppo consiliare della Federazione della Sinistra, a firma Mauro Nannini e Giocondo Talamonti, oltre al vincolo permanente alla destinazione d'uso industriale dell'area del polo chimico, si poneva appunto il tema dell'esproprio degli impianti di Basell; un provvedimento previsto esplicitamente dalla nostra costituzione nei casi in cui l'attività imprenditoriale privata confligga con l'interesse pubblico.
Esattamente ciò che sta accadendo da più di un anno rispetto alla chimica ternana.
Il gruppo consiliare della Federazione della Sinistra di Terni ritiene dunque necessario che nella prossima seduta del Consiglio il Comune di Terni si impegni in questa direzione, rispondendo ai ricatti di Basell con la forza del diritto al lavoro e servendosi di ogni strumento a disposizione affinché quest'istanza di democrazia e di equità venga accolta dal governo nazionale.

Federazione Provinciale del PRC di Terni

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