“Pur non avendo potere in merito, la presidente Marini ha colto in maniera molto positiva la necessità di
affrontare la questione della possibile cancellazione delle sedi giudiziarie in Umbria, un problema che riguarda i nove presìdi attualmente esistenti, che nelle intenzioni dell'ex governo Berlusconi dovevano essere
cancellate”. Così il Consigliere Regionale Andrea Smacchi, che dice di concordare pienamente con chi in questi giorni ha affermato che “non dobbiamo in alcun modo innescare il meccanismo delle guerre fra poveri, anche se mi permetto di dire che forse se va indicata una priorità, questa dovrebbe riguardare i territori più marginali e montani che già scontano una situazione di difficoltà sul versante economico e sociale. A parte ciò – sottolinea Smacchi - credo che sia nelle possibilità dell'Umbria ancora una volta dare segnali importanti di coesione e maturità”.

“Il nuovo contesto politico nazionale - prosegue Smacchi - con la nascita del Governo Monti, ci impone di proseguire con decisione sulla strada delle riforme ed anche sul versante della razionalizzazione degli uffici giudiziari ritengo opportuno non aspettare le direttive del nuovo ministro della giustizia, ma possibilmente anticiparle. A tale scopo propongo l'istituzione di una cabina di regia tecnico – politica, composta dai rappresentanti di tutti gli ordini professionali interessati e dall'ANCI, coordinata dalla Regione, con il compito di elaborare una proposta di riforma da portare sul tavolo del nuovo Ministro”.

“Resto convinto che l'Umbria – conclude Smacchi - possa assurgere al ruolo di capofila del riformismo a livello nazionale anche su questo versante cruciale, superando i campanili e le divisioni e mettendo in campo una proposta forte in grado di salvaguardare al meglio le funzioni di servizio al cittadino ed assicurare a tutte le comunità della regione una risposta adeguata ai bisogni di giustizia.

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