PERUGIANessuna influenza sulla Corte da parte dei media". Lo ha ribadito Claudio Pratillo Helmann, il presidente del Collegio che ha assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito dall'accusa di aver ucciso Meredith Kercher. "Noi abbiamo pronunciato la sentenza - ha spiegato - in nome del popolo italiano". "Sull'omicidio Meredith resterà una verità insoluta. Nessuno può dire come sono andati i fatti. L'unico è Rudy Guede", ha poi aggiunto Helmann.

Respingendo l'accusa di chi ha parlato di influenza mediatica sulla sulla corte, il presidente della corte di Assise di Appello di Perugia, Claudio Pratillo Hellmann, ha spiegato che "noi pronunciamo nel nome del popolo italiano anche in nome di quelli che urlavano vergogna, senza avere la minima conoscenza delle carte. Se non si conoscono dettagliatamente tutte le carte, e qui ve ne erano parecchie, non si può esprimere un parere".

"La dinamica è difficilmente ricostruibile. L'unico che potrebbe dirlo - ha detto ancora Hellmann - è Guede. Ma lui ha solo detto che ha sempre pensato che (sul luogo del delitto n.d.r.) vi fossero Amanda e Raffaele. Però questo non vuole dire che c'erano. Non sapremo mai se Amanda e Raffaele c'erano o no.

"Per il momento Amanda Knox è assolutamente innocente". Riguardo al ritorno negli Usa della studentessa americana, il giudice ha rilevato che "non potevamo tenerla preventivamente qui in attesa della Cassazione". Poi ha sottolineato che "basta anche un piccolo dubbio, purché ragionevole, per assolvere".

"Con gli elementi che avevano, avrei fatto la stessa cosa. I pm avevano elementi più che sufficienti per avviare l'indagine" ha sottolineato Hellmann spiegando la differenza tra il giudice e il pm. "Il pubblico ministero - ha aggiunto - non porta su di sé la responsabilità di condannare. Se ha elementi li porta alla valutazione del gup che deve verificare se sono sufficienti a celebrare un processo".

Condividi [11]