di N.B.

PERUGIA – Sui palazzoni che stanno sorgendo nell'area dell'ex Margaritelli, complice l'ultima inchiesta sui denari da lavare da parte dei Casalesi a Perugia, è rifiorita una polemica politica della stessa intensità di quasi 4 anni fa quando in Comune la pratica di lottizzazione era arrivata in fase di studio. E ancora una volta sulle barricate c'è il circolo di Rifondazione Comunista di Ponte San Giovanni che era stato il primo (e l'unico) a raccogliere le firme contro l'investimento, mettendo in rilievo sia “problemi di viabilità che di possibili pericolose speculazioni provenienti da fuori regione”.

Una presa di posizione forte che obbligò i consiglieri comunali del Prc a non votare con la maggioranza. Ora che la frittata sull'ex Margaritelle sembra essere fatta il segretario Claudio Torcolo punta il dito su chi ora vuole saltare sul carro dei contrari all'investimento.quartieri nel territorio di Ponte San Giovanni”.

“Il rischio di infiltrazioni mafiose si unisce – “Le carte e gli articoli parlano chiaro – ha spiegato il segretario – nessun partito si è battuta contro questa colata di cemento, fatta eccezione del Prc. E questo vale anche il ponteggiano Granocchia che prima in quota Ds come consigliere comunale aveva votato a favore con il resto della maggioranza. Ora scrive l'esatto contrario magari per cancellare quella brutta pagina politica”. Mancanza quindi di coerenza per i comunisti da parte dell'Idv Granocchia che aveva recentemente ricordato “la sua posizione contraria sulla realizzazione di ha concluso Torcolo – a quello per la viabilità di via Adriatica, già gravata da un grande centro commerciale, una voche le famiglie abiteranno i tantissimi palazzi dell'ex Margaritella. Il Ponte rischiava e rischia di esplodere per via di scelte sbagliate dall'amministrazione comunale”.

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