di Liliana Chiaramello

‘La conosci Jingle Bells?’ è un progetto che nasce dal desiderio di raccontare il Natale partendo dalla leggenda dei Krampus, uomini-caproni scatenati e molto inquietanti che abitano i boschi e si aggirano per le strade alla ricerca dei bambini ‘cattivi’ e da quella dell’uomo nero. In entrambe le leggende si parla di costoro in qualità di aiutanti di San Nicola, Santa Claus, il nostro Babbo Natale, dietro la cui figura si celano miti, racconti e favole.

Da qui l’idea di offrire una lettura diversa di chi sia Babbo Natale attraverso la creazione di un piccolo universo di elementi reali e surreali che fotografano un’oggettività in cui i limiti tra ciò che è considerato possibile e ciò che invece si crede non lo sia sono talmente indefiniti da fondersi continuamente. Personaggi che sembrano perfettamente umani, ma che in verità non lo sono; vivono e si muovono in modo losco e con fare criminale contribuendo alla creazione di atmosfere suggestive dalle cupe tinte grottesche. Una ‘black comedy’ in cui non è chiaro se i protagonisti siano pazzi o personaggi del mito; l’unica certezza è che sono morte due persone che indossavano l’abito di Babbo Natale.
‘La conosci Jingle Bells?’ non è la prima opera della Farm Studio Factory, un media company che si occupa di video produzione ed editoria con sede a Città di Castello, in provincia di Perugia. È stata fondata nel 2009 da professionisti del ramo, giovani ma con pluriennale esperienza. È fornitore Rai per i cui canali ha creato e prodotto docufiction di successo, passando con disinvoltura dalla ricostruzione storica all’attualità, collezionando con i suoi documentari molte prime serate su Rai2 e Rai3, ottenendo tra l’altro numerosi premi per cortometraggi prodotti.

Raggiunto il successo del premio Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), che ha riconosciuto un interesse culturale del cortometraggio ‘La conosci Jingle Bells?’, la Farm Studio Factory si vede ora protagonista di un’altra nuova impresa : la realizzazione di un documentario, con la regia di Alberto Fabi, sulla vita professionale e non solo di Stefano Vanzina, in arte Steno, regista tra i più prolifici ed eclettici del panorama italiano e tra i padri della cosiddetta ‘Commedia all’Italiana’. In occasione del centenario della nascita di Steno, sarà inoltre a lui dedicata la mostra ‘Steno, l’arte di far ridere. C’era una volta l’Italia di Steno. E c’è ancora’ che verrà presentata domani (18 gennaio) alle ore 12 presso la Casa del Cinema a Roma, alla presenza dei figli Enrico e Carlo Vanzina: si tratta della prima mostra monografica a lui dedicata e che sarà inaugurata il 12 aprile alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma. Attraverso materiale inedito di famiglia e con la collaborazione degli archivi Studio EL Cinecittà e Latitudine, la mostra ricostruirà la storia professionale e privata di uno dei più grandi registi italiani: dall'infanzia fino all'ultima opera cinematografica. Un percorso fatto di fotografie, cimeli, carteggi, testimonianze dei tanti attori con i quali ha lavorato: da Totò ad Aldo Fabrizi, da Alberto Sordi a Vittorio De Sica, dalla coppia Tognazzi-Vianello a quella Franchi-Ingrassia, da Enrico Montesano a Gigi Proietti, tra i protagonisti dell’indimenticabile film cult ‘Febbre da cavallo’.

In occasione della presentazione della mostra il 18 gennaio saranno quindi illustrati i contributi audiovisivi realizzati per la mostra da Farm Studio Factory, a cui poi farà seguito il documentario che il regista Alberto Fabi prevede sarà pronto per fine settembre.

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