Vivo a Cuba!
Aleida Guevara, figlia di Ernesto Guevara detto il Che, dice la sua sulle vicende cubane
“Vivo a Cuba, amo il mio popolo e difendo la nostra rivoluzione. Sono un medico internazionalista, sono orgoglioso di esserlo, perciò vedo la realtà [...]
Quello che mi è molto chiaro è che non è possibile usare la violenza per farsi ascoltare; quando lo si fa, l’unica cosa che si ottiene è il rifiuto, soprattutto da un popolo che ha molte persone con un alto livello di cultura e dignità.
Alcuni giorni fa, persone senza scrupoli hanno commesso atti di vandalismo in diverse città del mio paese. Voglio dire, spaccare vetrine, rubare nei negozi, lanciare pietre negli ospedali pediatrici, capovolgere le macchine in mezzo alla strada, a volte con i colleghi dentro, insomma, cose a cui noi cubani non siamo abituati e con espressioni che dimostravano un livello culturale molto basso, instillando odio e molte bugie e quello che mi dà più fastidio è che non hanno vergogna nel riconoscere i loro legami finanziari con le istituzioni governative degli Stati Uniti d’America [...]
La rivoluzione cubana è lungi dall’essere perfetta, ma gli unici che hanno il diritto di risolvere questi problemi siamo noi, nessun altro paese del mondo ha il diritto di intervenire nei nostri affari interni, e alcune di queste persone chiedevano l’intervento di potenze straniere, immaginate la reazione del popolo. Quello che ancora non capiscono è che Cuba è un popolo dignitoso e quando qualcuno mette in dubbio questa dignità, il popolo si unisce e difende con passione la sua sovranità.
Abbiamo molti problemi di alloggio, abbiamo serie difficoltà con i trasporti urbani e per peggiorare le cose, già messe in crisi da questa brutale pandemia che tutti stiamo soffrendo, il governo degli Stati Uniti ha rafforzato le misure di blocco che ha mantenuto sul mio paese per quasi 60 anni, così abbiamo una mancanza di medicine, per esempio di antibiotici orali, forniture come siringhe, e a causa della persecuzione finanziaria a cui siamo sottoposti, non possiamo comprare tutto il cibo che ci serve. Inoltre, negli ultimi tempi è stato un calvario fare arrivare sulle nostre coste le navi straniere con le cose di cui abbiamo bisogno, compreso il petrolio necessario per evitare quei fastidiosi blackout di cui soffriamo.
Ora qualcuno può dirmi qual è la preoccupazione del governo americano per il benessere del mio popolo se mantiene un tale blocco contro di noi?
Onestamente non lo capisco.
Nonostante tutto questo, siamo l’unico paese dell’America Latina con due vaccini contro il Covid-19, creati con grande sacrificio, ma da noi, senza l’interferenza di nessuna casa farmaceutica internazionale, che ci permette di vaccinare gratuitamente tutta la nostra popolazione e che ci permette di aiutare altri popoli in difficoltà.
Voglio che sappiate che se voi, come popolo americano, avete bisogno della nostra solidarietà, la forniremo volentieri. Non dimenticate che la brigata internazionalista di medici e operatori sanitari che ha lavorato in più di 50 paesi del mondo per aiutare a sconfiggere questa pandemia porta il nome di un giovane americano [Henry Reeve ndr] che ha combattuto a fianco del mio popolo contro il dominio spagnolo”.
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